Sintesi dell’attività agonistica dell’associazione sportiva Venezia Verticale 2004
2004. 11 Gennaio. Pistoia.
Si riparte da Pistoia ancora con le briciole del torrone sul maglione che abbiamo appena mangiato a Natale, e decimati dalla prima pagella, ci rimettiamo in viaggio sabato 10 gennaio, lasciando una fredda e umidissima giornata veneziana per approdare ad un bellissimo sole toscano che ci riscalda e ci proietta quasi in una primavera avanzata. Michela, mamma di Ale e della Vale ormai eletta organizzatrice per le trasferte per Venezia Verticale pianifica una perfetta trasferta e partiamo con i due fratelli Boulos e con altre due belle promesse: Marta Coccon, e Gaia Ballarin che certamente per la gioiosa confusione, non faranno certamente sentire la mancanza della rossa Eli.
Colgo qui l’occasione per ringraziare il presidente Sergio Cattani, per averci ospitato presso la sua palestra, (la notte passata in palestra ha fatto impazzire di gioia i miei piccoli diavoletti!).
Ci alziamo un po’ doloranti noi vecchi! Baldanzosi e divertiti i più piccoli che hanno come al solito tardato a prendere il sonno tra una risata e l’altra. Bella e alta la struttura, fa subito capire ai nostri piccoli convenuti che gli itinerari saranno lunghi e irti di difficoltà, e le nostre due giovani e nuove promesse, hanno già i primi segni di paura impressi sul volto.
La Vale nella cat. C femminile come ha già fatto vedere a Sassuolo resta attaccata ad una presa (nella seconda manche) una manciata di minuti, per poi toccare la successiva presa e per poi tornare alla precedente, tutto questo per allenarsi, perché quando deciderà di arrivare fino in fondo e toccare la catena, lo farà tranquillamente. Per adesso sta conoscendo i vari campi di gara e si sta preparando con puntiglioso metodo (il pubblico poi la segue estasiato per le sue prodigiose performance nelle gare di resistenza su di un appiglio!!!!!). Vale si classifica ottava, ma è suo fratello Ale che come a Sassuolo si inventa un appoggio per i piedi su di una piastrina che lo fa scivolare giustamente nelle posizioni di metà classifica (sesto posto) che vanno certamente troppo strette al pur bravo ma impulsivo Ale che tanto si allena presso la nostra struttura. Per le nostre due giovani promesse, Gaia Ballarin, si classifica quarta, e gli sfugge il podio solo per un appiglio. Questa piccola atleta viene dalle attività promozionali che la nostra a. s. ha fatto presso alcune scuole elementari alcuni anni or sono e ora dopo alcuni anni, ci sono i primi ritorni e questo è veramente importante. Vai Gaia!!!!!! In questa competizione, trova giusta consacrazione l’altra giovane promessa, Marta Coccon, che casualmente si è avvicinata all’arrampicata sportiva alcuni mesi fa, e che con molta fatica sta superando la paura di arrampicare davanti al pubblico. Mi auguro di aver trovato una nuova Eli! Anche questa trasferta la chiudiamo con molto onore e con molti propositi, sia di rivincita da parte di Ale e della minuta e tenacissima Vale, e di conferma per le nostre due simpaticissime Gaia e Marta.
A margine una tirata d’orecchi ai nostri Jacopo Freschi e Gioele Paier, per aver strà meritato la punizione per le numerose insufficienze raccolte nel primo quadrimestre. Spero che mi arrivino a tiro quanto prima per………………..esternare la mia più grande delusione!
Knocking on heavens door.
2004. 1 Febbraio. Ravenna.
Ancora una volta ospitati nel circuito Regionale dell’Emilia Romagna, partecipiamo alla nuova edizione dell’under 14 con annesse le categorie giovanili (ragnetti, allievi, juniores) promozionali presso la struttura indoor dell’a. s. Istrice di Ravenna. Vedo con sommo piacere, che dopo alcuni anni le mie indicazioni vengono sistematicamente riprese dalla Federazione, e andiamo così a recuperare una notevolissima schiera di giovani ragazzi praticanti il nostro sport che non avrebbero potuto fare se non le fasi preliminari dei Giochi Sportivi Studenteschi per esprimersi a livello agonistico. Perciò partiamo per l’ospitale Ravenna con un nutrito gruppo di ragazzi di varie età, che vogliono provare l’ebbrezza della gara federale. Nel nostro gruppo mancano a sorpresa gli immancabili fratelli Boulos, ma ci rifacciamo, con l’entrata dei due scatenati gemelli Rizzi nella cat. b, con l’assoluta novità di Giulia Scrascia nella cat. ragnette promo, della Silvia Rova e Cracolici Francesca nella cat. allieve promo, e di Filippo Alfano sempre nella cat. allievi promo, e quindi perdiamo momentaneamente, alcuni atleti di punta della nostra squadra agonisti, ma acquistiamo in termini numerici un buon gruppo di ragazzi che si vogliono dedicare anche alle promozionali giovanili F.A.S.I. Ormai la nostra Gaia Ballarin nella cat. b si sta confermando una delle nostre atlete di punta e va a vincere questa prima tappa del Trofeo regionale dell’Emilia Romagna, specialità bouldering, davanti a due atlete di casa che immancabilmente sono avvantaggiate nei confronti degli ospiti. La Gaia voglio sottolinearlo, mi ha fatto sudare le proverbiali sette camice per convincerla a partecipare a questa gara, poiché lei non si vedeva pronta per la specialità del boulder. Gaia fidati di chi ha un pò di esperienza! Sempre nella cat. b il nostro forte Michele Marcolla si deve inchinare alla stratosferica performance del fortissimo Marcello che impone il suo costante dominio nelle competizioni dove lui partecipa, spero solo che ci arrivi quanto prima l’ampliamento della nostra struttura poiché i nostri ragazzi non sono inferiori a nessuno ma purtroppo non si possono allenare in una parete con una sola inclinazione. Bravissimo comunque il nostro Michele, che ottiene un importantissimo secondo posto, e disintegra alcuni cuori di giovanissime atlete di casa, stregate dal suo enigmatico sguardo. Nella stessa cat. debuttano in prima assoluta la coppia dei gemelli Rizzi, Dario e Lorenzo che si aggiudicano rispettivamente in questo trepidante avvio agonistico nel nostro sport uno straordinario terzo posto per Dario, e un buon sesto posto per Lorenzo. Questi due bambini oltre a questa nuova passione dell’arrampicata, svolgono con grande profitto anche la pallacanestro in una a. s. di Dese (VE). Un grande ringraziamento va ai genitori e ai nonni che si sobbarcano lunghissime trasferte per accontentare i due gemelli quando vengono a praticare l’arrampicata presso la nostra palestra. Nella cat. A il nostro Jacopo Freschi, con ottima classe si impone su tutti i convenuti e vince in assoluta scioltezza con un buon margine. Se Jacopo fosse più ordinato e preciso anche a scuola e quindi si potesse allenare con una metodica diversa, potrebbe ambire a ben altri livelli, ora spero maturi anche nell’ambito scolastico poiché ha tutte le qualità per primeggiare in campo nazionale. Passiamo ora alle cat. promozionali dove portavamo in prima assoluta la tenacissima Giulia Scrascia figlia del noto panatleta Corrado Scrascia segretario del Panathlon di Venezia, che si aggiudica un sorprendente secondo posto nella cat ragnette promo, e cosa molto preoccupante sta prendendo una cotta straordinaria per la specialità del boulder! Sempre nella cat., promo allieve le due simpaticissime ed inseparabili amiche, Rova Silvia e Cracolici Francesca si classificano rispettivamente, prima e seconda, e il bravo e costante Alfano Filippo, si classifica al terzo posto sempre nella cat allievi. Tutto ciò ha dato spessore alla nostra confortante trasferta Romagnola.
I dirigenti di Venezia Verticale ora stanno progettando già un primo inserimento di alcuni ragazzi tra i più meritevoli e più volonterosi nei quadri tecnici della nostra a. s., per esempio i sopra citati Filippo, Francesca e Silvia verranno già da questi giorni contattati per partecipare anche se in largo anticipo, ai corsi per giudice di gara, per essere già pronti in un prossimo futuro ad organizzare competizioni nazionali under 14 e Giovanili.
Mi auguro che tale iniziativa vada a buon fine con l’immediata apertura dei lavori di ampliamento della nostra parete, perché tale sforzo programmatico dovrà poi avere necessariamente un risvolto nell’organizzazione di manifestazioni agonistiche, per non perdere tutte quelle competenze fin qui acquisite e che acquisiremo nel prossimo futuro.
Tutto questo in una città d’acqua!
A margine posso solo segnalare che tutti questi atleti appartenenti alle più svariate realtà scolastiche veneziane, stanno vincendo anche nei vari Campionati Studenteschi Provinciali e Regionali di arrampicata sportiva attivati dal Provveditorato agli Studi di Venezia.
Problematiche inerenti all’utilizzo dell’impianto d’arrampicata sportiva di S. Alvise.
– Utilizzo per l’attività agonistica e per la normale attività sociale.
Il problema nasce dall’esiguità degli spazi di calpestio e d’arrampicata di cui usufruisce l’atleta o il normale fruitore. Per camminare e logicamente per svolgere l’attività abbiamo a disposizione solo pochi metri dalla recinzione del campo bocce alla parete vera e propria, tale situazione non rischia di compromettere il futuro del nostro sport, ma purtroppo perpetuandosi nel tempo favorirà certamente una fisiologica disaffezione che già abbiamo notato in questi anni nel normale socio. Ogni anno la nostra a. s. cambia quasi il 40 % dei normali soci e da un sondaggio fatto da alcuni dirigenti all’inizio di quest’anno si evince che le perdite non sono imputabili alla mera gestione ma alle dimensioni dell’impianto stesso.
– Per l’attività agonistica abbiamo ben maggiori problemi, nel proporre qualificati allenamenti per i nostri atleti; i ragazzi che frequentano i corsi del pre agonismo e dell’agonismo, vanno da un’età che varia dai 7/8 anni ai 16/17 anni e quindi la nostra difficoltà sta nel proporre un uso multiplo per diverse discipline (velocità, difficoltà, bouldering) ma soprattutto per diverse età, se poi ponessimo in primo piano come è giusto le sacrosante richieste dei normali soci che si vogliono preparare adeguatamente per scalare in montagna alla domenica, allora le richieste di un congruo ampliamento sarebbero non oggettivamente giuste, ma più che sacrosante.
– Piani dettagliati sono stati consegnati a più riprese alle varie amministrazioni succedutesi e anche all’attuale Assessore allo Sport A. Mingatti che aveva fortunatamente in prima istanza promosso l’attività dell’arrampicata, a Piero Rosa Salva (passato Assessore allo Sport), e all’ultimo purtroppo non oggettivamente neutrale M. Mognato. Si capisce chiaramente, che aspettiamo questo ampliamento non da ieri ma da tre mandati, e i tecnici dell’Assessorato allo Sport e i vari Assessori hanno avuto tutte le opportunità per una veloce e risolutiva decisione. Siamo se non l’unica, una delle poche a. s. presenti nel territorio comunale ad avere nel suo staff tecnico laureandi in scienze motorie, professori di educazione fisica, istruttori e formatori nazionali F.A.S.I., una equipe tecnica di valore assoluto che dall’inizio della sua attività ha qualificato decine di istruttori societari.
– Mi permetto di esporre per l’ennesima volta le nostre impellenti necessità per non scomparire nell’oblio generale:
– Ampia zona bouldering, le pareti di questa zona dovranno avere tutte le inclinazioni, per es.,
anche in contro pendenza (per i corsi del pre agonismo, agonismo, per i corsi ragnetti e per i soci normali).
2) Ampia zona di pareti verticali (per i corsi cuccioli, corsi ragnetti e per i normali soci).
3) Aver la possibilità di operare sempre con la corda nei grandi strapiombi (per i corsi del pre agonismo e dell’agonismo e per i corsi ragnetti).
4) Aver la possibilità di allenare i ragazzi sulla specialità della velocità su pareti alte leggermente strapiombanti (e per i corsi ragnetti progrediti e per i normali soci).
5) PanGullich (per pliometrie), sbarre, e travi per trazioni (per i pre agonisti, per gli agonisti e per i soci normali)
6) Avere uno spazio adeguato per la muscolazione con pesi (per l’uso come al punto precedente).
Tutte queste strutture ai punti: 1-2-3-4 serviranno anche ai corsi che la nostra a. s. svolge in collaborazione con il Provveditorato agli Studi di Venezia.
Elenco scuole medie ed istituti superiori aderenti ai corsi:
Scuola Elementare S. Girolamo.
Scuola Media Sansovino.
Scuola Media F. Morosini.
Scuola Media P. F. Calvi.
Scuola Media Vivarini.
Scuola Media M. Foscarini.
Istituto Tecnico industriale E. Fermi.
Istituto Commerciale P. Sarpi.
Istituto Scientifico G. B. Benedetti.
Istituto Turistico Alberghiero A. Barbarigo.
Liceo Classico M. Polo.
Liceo Classico M. Foscarini.
Istituto Tecnico V. Corner.
Istituto Tecnico per il turismo F. Algarotti.
Liceo Artistico di Venezia.
-Non solo tali ampliamenti richiesti verranno usati per i normali corsi scolastici in orario curriculare, ma anche per i campionati di Istituto, per i Giochi Sportivi Studenteschi Provinciali e Regionali.
Come facilmente si può capire la nostra a. s. vuole crescere, e far crescere chi si avvicina al nostro sport, vuole collaborare con il mondo scolastico, e in conclusione vorremmo proporre un progetto alla pubblica amministrazione di sviluppo sportivo che coinvolga tutte le istituzioni scolastiche della realtà veneziana.
Notturno op. 9 n.1.
2004. 22 Febbraio. Modena
Sfatiamo un’altro tabù e partiamo per la gara di Modena con un pulmino, e due auto al seguito, è la prima volta che la nostra a. s. si muove in massa, anzi ci mancavano alcuni atleti, senza far nomi, il bel narciso Giulio Vedrani, l’intellettuale Federico Infelise, la simpaticissima Giulia Scrascia, e l’altissimo Matteo Barbini. Con gli assenti avremmo fatto uno squadrone, comunque i presenti non fanno rimpiangere gli assenti, anzi alcuni di loro anche se con pochi allenamenti stanno dando insperatamente il meglio di loro, uno per tutti Fabio Vignola.
Incomincio con la cronaca della nostra competizione con la bella prestazione di Nicola Rivolli nella cat. Juniores che ritorna alle competizioni dopo tre lunghi anni dove si è specializzato nei boulder ipertecnici, e si classifica al secondo posto dietro al bravo Luigi Simionato di Alpinismo Moderno di Spinea. Il ritorno di Nicola alle gare anche se promozionali mi riempie di grandi aspettative poiché il recupero di un ragazzo come Nicola per la nostra a. s. è fondamentale in tutti i sensi. Nella cat allieve, Rova Silvia e Cracolici Francesca si classificano rispettivamente con due ottime condotte di gara, prima e seconda, anche se non chiudono nessun boulder verde. La Silvi e la Franci stanno comunque lavorando anche in prospettiva futura per accedere con un buon bagaglio di esperienza al corso giudici. Nella cat. ragnetti il simpaticissimo Fabio Vignola si aggiudica un notevole secondo posto con pochi allenamenti alle spalle, spero solo che Fabio trovi la quadratura del suo cerchio, poiché ha delle notevoli possibilità e con una frequenza negli allenamenti altalenante certamente non potrà ambire in futuro ai primi posti della classifica. Stesso discorso per il tecnicissimo Freschi Jacopo, che si classifica all’undicesimo posto, anche per lui mi auguro una veloce maturazione, perché il bravissimo Jacopo ha doti molto diverse da Fabio ma altrettanto specifiche per l’arrampicata e potrebbe come ha già fatto nel passato togliersi delle grandi soddisfazioni. Nella cat. B dove abbiamo una buona fetta della nostra squadra agonistica, ci manca il nostro biondo terminator, Michele Marcolla che colpito da una fulminante febbre deve annullare questa prova a cui ci teneva tanto, anche perché voleva lanciare una volta per tutte, il guanto di sfida al bravissimo e superlativo Bombardi Marcello, proprio sul campo di gara a lui più congeniale, il boulder. Anche se privi di Miki presentiamo uno scatenato Boulos Alessandro che si aggiudica un ottimo secondo posto, che lo lancia tra i migliori della sua categoria, in una specialità dove certamente non eccelle. Ed arriviamo alle due gocce d’acqua Rizzi Dario e Rizzi Lorenzo, i due simpaticissimi gemelli anche se pur privi di esperienza nei Trofei Nazionali si aggiudicano rispettivamente il nono e l’undicesimo posto, per loro la gara è stata un duro banco di prova, poiché le limitatissime nozioni fino ad ora acquisite, certamente non li hanno favoriti, comunque i due gemelli hanno dalla loro una passione enorme e questa certamente li guiderà attraverso tutte le difficoltà nelle competizioni Nazionali. Per ultima cito la piccola Valentina Boulos che gara dopo gara, sta completando le sue prime conoscenze del mondo agonistico giovanile. Per esser al primo anno, la Vale stà facendo meraviglie anche in rapporto alla grossa eredità che suo fratello Alessandro le sta consegnando. Comunque la nostra piccola Vale si attesta all’ottavo posto, ad un punto solo dalla settima e ad una manciata di punti dalla sesta, perciò penso che il futuro sarà tutto suo.
Mi auguro ora che il nostro attento e programmato lavoro sull’attività giovanile, faccia un salto di qualità e mi auguro che in un prossimo futuro la nostra scuola di arrampicata si inserisca tra quelle più prolifiche del settore under 14 Nazionale.
Notturno op. 9 n. 2.
2004. 28 Febbraio. Mogliano.
Per fortuna che il presidente della polisportiva Mogliano, prof. Mario Fenzo ha organizzato questo Campionato Regionale under 14, poiché anche quest’anno c’erano tutti i presupposti perché saltasse per l’ennesima volta l’unico appuntamento per i giovanissimi arrampicatori veneti, che devono emigrare continuamente in tutte le regioni d’Italia per fare qualche esperienza nel mondo delle competizioni. Anche in questa occasione la nostra a. s. fa debuttare alcune giovani promesse della cat. c. maschile. L’Organizzazione a sorpresa non premia nessuno della cat. c e quindi non è stata fatta nessuna classifica per questa cat., ma penso che la nostra Valentina Boulos e i nostri debuttanti Bresin Francesco, Alvise Fusaro e Ortis Samuele abbiano ampiamente vinto, visti gli itinerari eseguiti dagli atleti convenuti. I nostri piccoli atleti tutti delusi per le non premiazioni, si sono accontentati di una maglietta che gli fa anche da mini abito, e immediatamente mi hanno chiesto in che gara potranno ricevere la fatidica coppa d’oro! Alla faccia che l’importante è solo partecipare!
I giudici di via e gli organizzatori spediscono la nostra Gaia Ballarin (cat B) e il furetto Alessandro Boulos sempre cat B, nella cat degli under 14 cioè due categorie superiori, per manifesta superiorità, quindi ci restano nella cat B le nostre giovanissime e inesperte promesse, Rizzi Alessandro e Dario Rizzi, e Lorenzo Deleonibus. Così rispalmati e ridistribuiti nelle varie cat presenti partiamo e già da subito i due gemellini, si impongono sia sul primo e sia sul secondo itinerario e sorprendentemente si classificano a pari merito e durante le premiazioni si disputano anche la paternità della splendida coppa, un pò staccato dai Rizzi si classifica il bravissimo Lorenzo Deleonibus che alla sua prima gara in assoluto si posiziona al terzo posto. Ora spero che questa giovane promessa si convinca pienamente delle sue possibilità, poiché l’inesperto Lorenzo ha grandi margini di miglioramento. Nell’under 14, Alessandro Boulos e Gaia Ballarin, pur avendo un notevole handicap di età, sorprendentemente riescono a vincere su un itinerario ipertecnico su placca leggermente strapiombante, corredata da mini prese. Il numeroso pubblico che ha fatto da cornice a questo evento ha continuamente sottolineato con fragorosi applausi la fine degli itinerari svolti e le prestazioni di tutti gli atleti convenuti alla manifestazione. Presenti gli atleti della Climband di Belluno, GAM Spinea, a. s. Venezia Verticale e i numerosissimi atleti di casa della Polisportiva Mogliano. Ora mi auguro che questo appuntamento giovanile non sia solo uno sporadico evento, ma che oggi nasca la consapevolezza fra le a. s. presenti che è necessario organizzare un Campionato Regionale stabile nel tempo, che valorizzi le ottime capacità degli atleti veneti sia under che adulti.
Notturno op. 9 n. 3.
2004. 04 Aprile. Appiano.
Per il secondo hanno consecutivo, siamo presenti con un folto gruppo di mini atleti al prestigioso Trofeo Nazionale Boulder di Appiano (BZ), organizzato come al solito magistralmente dal bravissimo Lukas Goller.
Parto da casa intorno alle 4 e prelevo presso le rispettive abitazioni, Gioele e Michele che eccitatissimi si catapultano in strada per questa inconsueta uscita notturna, fanno parte di questa trasferta bolzanina, la Valentina e Alessandro Boulos, che sono già a Pergine dai nonni, Lorenzo che addirittura parte il venerdì per Bolzano, gli inseparabili Lorenzo e Dario, la Gaia, la niù entri Franceso Bresin, e l’ormai stagionato Jacopo, in tutto presentiamo dieci atleti e mi auguro di oltrepassare questo limite al più presto.
Per chi segue costantemente il resoconto della nostra attività agonistica, avrà certamente notato che manca dalle ultime relazioni, la satanika Elisa, che è a riposo forzato per una fastidiosissima infiammazione al ginocchio, e quindi, tutto lo staff di Venezia Verticale augura alla Eli una pronta guarigione, poiché in questo gruppo ormai è uno degli assi portanti, e molti piccoli atleti si ispirano a lei come modello. Nel lungo e pericoloso viaggio che ci porta ad Appiano tra un banco di nebbia e l’altro, carico di mansioni Gioele e Jacopo che mi dovranno coadiuvare per assistere i più piccoli prima e durante la gara, poiché il numero dei nostri piccoli atleti è tale che un aiuto è indispensabile, a questo riguardo ringrazio la Michela, mamma di Ale e della Vale che segue i suoi due figli ormai come un vice istruttore.
In perfetto orario partono contemporaneamente il biondo Francesco Bresin, la minuta Valentina Boulos, e la scatenata Gaia Ballarin, e si classificano rispettivamente al diciannovesimo posto Francesco nella cat. C maschile, al decimo posto la Valentina nella cat. C femminile, e sorprendentemente terza assoluta la Gaia nella cat. B femminile. Un’ottima prestazione l’ha fornita l’inesperto Francesco Bresin, che accompagnato dai suoi encomiabili genitori, sta ponendo basi solide per un roseo futuro, vista la sua grande passione per l’arrampicata sportiva. Stesso discorso anche per la Valentina, che se anche reduce da alcune gare è al suo primo anno in questa categoria e le sue prestazioni potranno solo che migliorare con gli anni futuri, vista già la notevole dimestichezza che la Vale ha con l’arrampicata.
In questo primo turno, spicca l’ottima prestazione della Gaia Ballarin, che si classifica terza assoluta con appena sei mesi scarsi di arrampicata alle spalle, la sua prestanza fisica la sorregge in molti passaggi chiave, ma assolutamente bisognerà affinare la sua tecnica, poiché il prossimo anno con l’inevitabile salto di categoria le difficoltà aumenteranno vertiginosamente.
Nel secondo turno partono nella cat. b maschile, Boulos Alessandro, Deleonibus Lorenzo, Marcolla Michele, e i fratelli Rizzi, ma dopo solo una mezz’ora purtroppo si fa male il tenace Lorenzo Deleonibus, che in caduta esce dal materassone e si procura una dolorosissima contusione al tallone che lo blocca anticipatamente prima dello scadere della gara, comunque anche se mi assento come suggeritore per assistere Lori dopo la rovinosa caduta, i nostri piccoli atleti si comportano tutti bene, tranne il Miki che incredibilmente insidia a più riprese il primo posto al fortissimo Marcello. La classifica finale della B maschile vede al diciasettesimo posto lo sfortunato Lorenzo Deleonibus che ha già annunciato che si sottoporrà a lunghi e faticosi allenamenti per raggiungere il suo amico del cuore Michele, a pari merito al dodicesimo posto i fratelli Rizzi che così non bisticceranno su chi è più forte; il non soddisfacente quinto posto di Alessandro a pari merito con due Alto Atesini e con l’ormai conosciutissimo Bernardo, che relega il pur bravo ma troppo frettoloso Alessandro a posizioni di rincalzo, ma che certamente non danno il giusto valore di questo bravo atleta. Un discorso a parte per il nostro biondo terminetor che ha distrutto tutti i boulder presentati, ma che non riesce colpa di una “scarsella” che si incastra su una presa, concludere l’ultimo difficilissimo problema che lo avrebbe portato alla pari con lo stratosferico Marcello, ad una sola presa dalla vittoria!
Gli ultimi due del nostro gruppo che partono sono Gioele Paier e Jacopo Freschi, che sono stati inseriti nella cat. A promozionale, perché hanno saltato alcuni mesi di allenamento e il loro stato di forma è troppo approssimativo, quindi la scelta della promozionale è stata d’obbligo per i due brader che non eccellono in questo periodo in ambito scolastico. A pochi punti dai primi due Alto Atesini, si classifica al terzo posto Gioele Paier che si conferma ad ottimi livelli, come lo stagionato Jacopo che si classifica a pari merito al quarto posto con l’ennesimo Alto Atesino. In questi due atleti la nostra a. s. pone grandi speranze, e si augura che una veloce maturazione possa sistemare tutti i problemi scolastici che hanno afflitto questi due bravi e simpaticissimi ragazzi, che purtroppo gli hanno tenuti lontano dagli allenamenti.
Vorrei sottolineare la maturità e l’impegno profuso da Gioele e da Jacopo per preparare e per seguire i nostri più piccoli atleti, prima e durante la gara di Appiano.
P.S. La Sara Morandi dell’a.s. Arcoclimbing, ha chiesto informazioni sulla sua amica e rivale Elisa Crosera, augurandole pronta guarigione, la Sara vuole invitare Elisa ad Arco per arrampicare con lei non sulle solite prese sintetiche. Dai Eli devi guarire più in fretta che puoi, che tutti ti aspettano!
Notturno op. 15 n. 1.
2004. 23 Maggio. Trieste.
Se alla gara di Appiano partiamo con dieci atleti, alla gara di Trieste raggiungiamo uno strepitoso record, convochiamo per la gara di boulder di sabato e per la gara di difficoltà di domenica ben 12 atleti, e così stracciamo un altro record della nostra società.
C’è anche la prima volta per il straordinario forfait del sottoscritto, che deve rinunciare a questo fondamentale appuntamento, e che viene brillantemente sostituito da Marco e Marta, che con grande pazienza e spirito di sacrificio, fanno diga all’estrema irruenza dei nostri piccoli leoni. Quindi questo appuntamento triestino stà dando nuove prospettive alla nostra a. s., che si stà rafforzando e consolidando in tutti i sensi, sia sotto il profilo dirigenziale, sia sotto il profilo agonistico, con una nuova iniezione di piccolissimi atleti desiderosi di divertirsi con l’arrampicata.
Nella gara di boulder, sabato pomeriggio in cat. C fem., la minuta Valentina Boulos si classifica con un buon settimo, e la Gaia Ballarin in cat. B fem., si classifica ottimamente al terzo posto che penso le frutterà qualcosa di veramente interessante! Spero vivamente che possa essere la terza atleta under 14 della nostra a. s. che approda in Nazionale. Sarebbe un meritato coronamento per tutto l’impegno profuso dalla nostra a. s. e dai nostri tecnici in questi anni nel settore promozionale. Sempre sabato in campo maschile i nostri cavalli di punta, in cat. B masc., ci hanno portato a Venezia il secondo posto con Alessandro Boulos che si è ampiamente riscattato, per la non felice gara di Appiano, e un inaspettato quarto posto di Michele Marcolla che doveva tranquillamente battersi alla pari con lo stratosferico Marcello Bombardi, che come al solito ha dominato in lungo e in largo questa categoria in questa prima parte del 2004. Un ottimo sesto posto per il tenace ma inesperto Lorenzo Deleonibus, che sta rapidamente ampliando di molto le sue prospettive, frequentando questi importanti appuntamenti nazionali. Per finire nella cat. B masc. il settimo e nono posto, rispettivamente per Lorenzo e Dario Rizzi, che però venivano da un lungo periodo di inattività per problemi scolastici, per loro solamente posizioni di rincalzo, visti i grossi calibri presenti.
Altri allori sono venuti in questo sabato dedicato al bouldering nella difficile cat. A masc., con un buonissimo terzo posto di Gioele Paier, e per un altrettanto buon quinto posto di Jacopo Freschi, e così la coppia dei brader si è riformata! Ci mancava solo il glaciale Giacomo Patrizio, e la squadra avrebbe veramente trovato il suo giusto assetto, comunque arriverà domani per la difficoltà, insieme a Francesco Bresin, e alla niù entri Matteo Laggia.
Ocio che doman riva i rinforsi da Venexia, e dopo vinsemo tuto!
Domenica la sveglia la dà, Alessandro, che apre la giornata alle 6,15, come fosse pieno giorno e si mette a gridare, svelti, svelti, siamo in ritardo, c’è la premiazione della gara boulder! Ora Marco e la Marta veramente capiscono cosa vuol dire accompagnare i ragazzi, e tra una risata e l’altra per l’incubo avuto da Alessandro per la premiazione del boulder che come da programma avveniva alle 16,30, tutti si mettono in moto in questa domenica che spero avrà come tutti ci attendiamo buoni risvolti per la nostra a. s. e per l’arrampicata veneziana.
E’ domenica, ed è arrivato un treno da Venezia carico di altri piccoli atleti che cercheranno di rinforzare ulteriormente il risultato finale della nostra squadra. Un grazie ai genitori di Francesco di Matteo, e di Giacomo che ci hanno portato i loro piccoli pargoli, per questa importante manifestazione nazionale. Si riparte con l’angoscioso pianto di Lorenzo, che visti i grandi strapiombi di Trieste, si trincea in un lunga e incontrollata crisi isterica che gli fa saltare questa attesissima competizione. Nella cat. C fem., la nostra Valentina Boulos si classifica ottava direttamente dietro il gruppo delle più forti e delle cosiddette più vecchie/esperte, stesso discorso per i due nostri piccoli Matteo Laggia e Francesco Bresin che rispettivamente si classificano nella cat. C masc., ottavo e nono, anche per loro una ottima esperienza per il prossimo anno. Da questi due bambini mi aspetto grandi cose perché ognuno di loro ha delle ottime qualità. In cat. B Alessandro Boulos si classifica al terzo posto, dietro a Bernardo e a Marcello, una posizione buona ma non all’altezza delle sue qualità, sempre nella stessa categoria i due gemellini Lorenzo e Dario Rizzi, si classificano rispettivamente al sesto e al settimo posto, un buon piazzamento per chi ultimamente si è allenato troppo poco. Nella cat. B fem., l’estroversa Gaia Ballarin si classifica al terzo posto dietro alle due bravissime Zaffora e Gislimberti che hanno dominato quest’anno la scena nazionale. Per la Gaia, un ottimo terzo posto anche nella difficoltà dopo il terzo posto nel boulder che penso, anzi ne sono certo, le frutterà una insperata chiamata in nazionale, poiché nessuno pensava che la Gaia riuscisse in soli sette/otto mesi a bruciare le tappe nelle competizioni nazionali. Un grande merito per questa giovane promessa che non si è mai tirata indietro negli allenamenti, vogliosa di imparare e di sacrificarsi, pronta a misurarsi anche quando non era all’altezza con atlete molto evolute, forte nelle situazioni difficili, sempre con quel sorriso scanzonato e sbarazzino. BRAVA GAIA, DOVRAI ESSERE PER TUTTI I NUOVI ARRIVATI, UN ESEMPIO DA IMITARE.
In cat. A Jacopo Freschi si classifica al terzo posto con una ottima performance, visti i saltuari allenamenti, mentre in cat. A promo masc., Gioele Paier, si classifica al primo posto con due manche perfette (due top), e il redivivo Patrizio Giacomo si classifica al secondo posto in compagnia di De Caro, e Teggi, rispettivamente di Torino e di Sassuolo. Mi auguro solo che adesso Giacomo ritorni con i suoi amici nell’orario pomeridiano, e che ritrovi quell’armonia di intenti che tutti gli istruttori di Venezia Verticale hanno con i loro allievi.
Ritorniamo da Trieste ancora una volta carichi di medaglie e di ottimi piazzamenti, prodotti da una ottima scuola, che non ha grandi tradizioni ma che sta giorno dopo giorno, faticosamente risalendo un torrente in piena.
Molte sono le difficoltà soprattutto nel produrre allenamenti efficaci con quei pochi metri disponibili e soprattutto con una sola inclinazione. A mio modesto parere se altre a. s. avessero la nostra struttura certamente avrebbero grandi difficoltà per preparare i loro atleti, mi auguro che non ci siano molti altri casi in Italia come il nostro!!!! La nostra Pubblica Amministrazione tergiversa continuamente……………., anche dopo anni di grandi trionfi e di ottima gestione, per darci un mini ampliamento! Certo che è veramente triste vedere una programmazione sull’impiantistica sportiva così allo sbando proprio qui a Venezia.
Notturno op.15 n. 2.
2004.
Il 25 Maggio mi arriva una graditissima telefonata da Marco e da Marta, che entusiasticamente mi ragguagliano sulla nostra a. s. che si è classificata al sesto posto nel Trofeo Nazionale Under 14 e promozionale Under 16 per il 2004, un prestigioso piazzamento, che rende solo parzialmente lo sforzo organizzativo che i tecnici di Venezia Verticale hanno prodotto per allenare decentemente i nostri piccoli atleti. In angusti spazi concessi da una Pubblica Amministrazione troppo sorda alle continue e disperate richieste di centinaia di arrampicatori veneziani, i dirigenti della nostra a. s., e tutto il settore tecnico, si sono trovati costantemente alle prese non solo con le drammatiche problematiche organizzative, ma anche con la continua scortesia, maleducazione, imbruttimento mentale che alcuni fruitori del bocciodromo di S. Alvise ci hanno fatto bersaglio e che purtroppo continuano con questa umiliante pratica, forti di un totale vuoto gestionale da parte degli amministratori veneziani. Un brutale e velenoso mix di mancanza di regole e di sorveglianza, condito con una incredibile immunità che i poveri vecchietti usano per spadroneggiare in lungo e in largo. Questi poveri vecchietti, che non hanno nulla a che fare con lo sport ne tanto meno con le attività ricreative, sono stati lasciati liberi di brutalizzare continuamente tutto l’ambiente e i soci della nostra a. s., avvelenando lentamente tutto il centro sportivo di S. Alvise.
Forti di una incrollabile fiducia sull’onestà, e sul diritto di poter fare sport, almeno quanto altre realtà cosi dette marginali, forti di inossidabili valori che hanno sempre contraddistinto la politica sportiva della nostra società, non ci fermeremo, e nessuno ci potrà fermare perché l’appoggio di tutti i genitori e di tutti i soci che condividono le nostre scelte ed istanze, è l’inesauribile carburante della nostra vettura, che sta procedendo spedita su stradetroppo accidentate, e tutti noi, ci auguriamo che la nostra Pubblica Amministrazione, abbia verso il nostro bellissimo sport, più rispetto e meno arroganza.
Questo prestigioso sesto posto, va a suggellare il continuo e costante lavoro nel settore promozionale svolto a vari livelli con le scuole di ogni ordine e grado, e il paziente lavoro di cesello svolto tra i piccoli pre agonisti di Venezia Verticale. Ora il nostro aereo è veramente decollato nel panorama dell’agonismo giovanile F.A.S.I. nazionale, e siamo estremamente orgogliosi che in una città d’acqua, aver fondato una delle più belle realtà giovanili nello sport dell’arrampicata in Italia.
ITERUM RUDIT LEO.
2004. 29/30 Maggio. Come d’incanto mi ritrovo ad Arco, sotto l’impressionante struttura della Sint Rock, con a fianco il veterano Alessandro Boulos, e la sorprendente Gaia Ballarin, per questo ennesimo Campionato Europeo Under 14. Mi fa un certo effetto vedere la Gaia con la divisa dell’Italia, poiché non ci sono abituato, e l’effetto è veramente bello. Osservando gli itinerari mi accorgo immediatamente che i livelli sono stati alzati in maniera spropositata, soprattutto per i maschietti, e già mi preoccupo per il nostro Alessandro che dovrà superarsi in questa difficile gara. Il sabato la via proposta alla cat. B masc. si aggira come difficoltà intorno ai 6B+/C, ed è abbastanza abbordabile per il nostro atleta che in folta compagnia la chiude, e così ritroviamo al primo posto, il superbo Ondra, il mitico Bombardi, Shemesch, Stradella, Itamar, e il nostro Alessandro, e poi staccati tutti gli altri, che certamente già subiscono l’effetto Europeo e l’alta difficoltà. Sempre sabato, parte anche la nostra Gaia Ballarin nella cat. B fem., che emozionatissima per questa inaspettata competizione intercontinentale, si classifica al 18 posto, eseguendo il suo difficile itinerario troppo contratta, e in preda al panico sotto i grandi strapiombi del climbing stadium. Per Gaia è già tanto aver tagliato questo importante traguardo, e tutto quello che sta arrivando accrescerà notevolmente il bagaglio tecnico di questa brava e simpaticissima bambina. In tutta questa storia mi accompagna anche il biondo terminetor (si legge terminator), sperando che si abitui alla visione delle competizioni con la corda, e si convinca a parteciparvi. Penso che il Miki abbia si o no guardato una sola volta i partecipanti a questi Campionati Europei e si sia concentrato esclusivamente sui suoi boulder, presso la zona riservata al riscaldamento atleti. Io comunque non demordo, e lo stimolo a guardare gli altri atleti impegnati in questa prima sessione di gare, con la speranza che scatti la molla del desiderio di riprovare ad arrampicare con la corda. Sarebbe veramente importante per la nazionale avere un atleta come Michele Marcolla impegnato anche nella difficoltà, e nella velocità e non solo per la nazionale!
Domenica mattina alle ore 8,15 riparte la grande kermesse continentale, e noi ci ritroviamo all’alba con i genitori sul verde prato di Arco speranzosi che il tempo tenga, dopo una notte in cui la pioggia e il maltempo hanno fatto da padrone assoluto.
Partono quasi contemporaneamente tutte le cat. e già da subito si capisce che il nostro bravissimo Ale avrà la vita durissima, visto l’itinerario proposto, si parla di un 7B+ pieno pieno, e per un bambino di dieci anni appena compiuti, mi sembra veramente eccessivo tale grado, comunque vada sono veramente contento. Sabato troppi atleti si erano aggiudicati la prima manche a pari merito e allora i due mega tracciatori Leonardo Di Marino e Donato Lella hanno alzato tutte le difficoltà degli itinerari e hanno confezionato per questa domenica, delle vie veramente toste.
Ale si classifica al nono posto nella seconda manche, quindi in classifica generale conquista un meritatissimo sesto posto in compagnia dell’Altoatesino Marvin Kobald, una posizione di grande prestigio visti gli itinerari proposti. Forse il nostro Ale poteva fare qualche presa in più, ma certamente non smuovere in maniera drastica la classifica finale, ora spero che si applichi con costanza e grande dedizione poiché abbiamo un lungo inverno e dobbiamo preparare adeguatamente la prossima edizione di questi Europei.
Nella seconda manche la Gaia migliora di cinque posti la posizione acquisita nella prima via e si aggiudica un buon tredicesimo posto, perciò in questa difficile seconda via l’estroversa Gaia migliorandosi ulteriormente si classifica terza assoluta delle italiane, e diciottesima assoluta in Europa. All’atto di iscrizione di Gaia circa otto mesi fa, non avrei mai pensato di portarla ad un traguardo così prestigioso in così breve tempo, bisogna riconoscere che in tutto questo, Gaia ha un grande merito, poiché costanza, e spirito di sacrificio non mancano a questa simpaticissima ragazzina. Ora l’augurio è che questi due bambini lavorino seriamente nel prossimo inverno, rispettando giustamente la loro verde età, e soprattutto gli impegni scolastici, cosa fondamentale per non far crescere solo un bravo ginnasta.
Ground control to Major Tom.
Considerazioni a margine.
I paesi dell’est europeo da sempre stanno tirando la volata verso difficoltà sempre maggiori, e come tutti vediamo, l’Italia giustamente resta nelle classifiche generali in posizioni di rincalzo, sottolineo giustamente poiché per mia filosophia sportiva e come panatleta, desidero sempre sottolineare che aberranti difficoltà proposte prematuramente ai bambini possono, anzi danno e daranno certamente seguito all’abbandono precoce. Sono massimamente felice che le performance dei nostri piccoli atleti siano al di sotto della media. Altro punto da studiare quanto prima è vedere se è l’incapacità dei singoli istruttori, o filosophia della nostra Federazione, quella di non tirare il collo alle nostre giovani leve. Vogliamo che l’arrampicata sportiva abbia un futuro roseo? Vogliamo che le giovani leve abbiano un lungo e duraturo periodo di attività presso il nostro bellissimo sport? Allora bisognerà aprire quanto prima un forum nazionale su tali temi, perché sarebbe veramente deleterio che arrivassimo a copiare le politiche sportive della ginnastica artistica, dove l’abbandono prematuro viene vissuto ormai come logica conseguenza! Abbiamo bisogno di una Federazione forte di programmi, forte di uomini, forte di idee, e forte all’interno dell’ICCC.
Come Federazione dobbiamo promuovere un veloce cambio di rotta, poiché gli scogli ormai sono veramente vicini e il nostro sport non possiede la doppia paratia stagna sulla propria nave e il naufragio è ormai imminente.
Chiunque abbia a cuore queste idee mi può contattare, sono Paolo Gervasuti.
2004. 6 Giugno. Ormai la strada per Arco la conosco a perfezione, e giro a mio agio per queste splendide vallate, tra questi suggestivi paesaggi che si susseguono continuamente e che toglierebbero la parola al più giramondo dei giramondi.
Mi ricordo la prima volta che siamo calati ad Arco, nel lontano 2001 con il nostro primo gruppo di ragazzi, e Giulio Vedrani vinse stupendo tutti nel Campionato under 16 promozionale, primo grande successo della nostra a. s. I ricordi mi si accavallano, e ripenso al simpaticissimo Robi uan (si legge one), e a tutti gli atleti che si sono confrontati nei vari Campionati Italiani, e al prof. Stefano Vedrani che con la sua verve ispirava tutto il gruppo, alla costanza di alcuni atleti che ormai da anni vengono da noi convocati, e che con le loro splendide prestazioni hanno dato lustro alla nostra città e alla nostra scuola di arrampicata che si sta affermando a livello nazionale come una delle più interessanti e prolifiche.
E mi è dolce naufragar in questi ricordi…………. ma Gioele mi riporta immediatamente alla realtà chiedendomi come sarà la via e come sarà la parete dove arrampicherà, e il ritorno al presente è immediato, e giustamente devo ragionare con Gioi su quello che troverà domenica mattina ad Arco. Scivoliamo veloci a Pietramurata dove ci aspetta un rottame di roulotte, ma per noi tutto è bello e pulito, non vediamo ne scomodità ne sporco, anzi tutto è fonte di ilarità, e di continue brucianti battute. I ciliegi carichi all’inverosimile, poi fanno il resto, e finiamo il nostro pomeriggio con la lingua viola, e la mia maglia macchiata di succo rosso, ma con la pancia piena del dolce e succulento frutto. Mentre spogliavamo anche i rami più esili, i proprietari del Camping correvano ai ripari nascondendoci immediatamente la scala! Giustamente volevano limitare i danni causati dal flagello veneziano, e qualche ciliegia purtroppo l’abbiamo dovuta lasciare.
Dopo aver dormito una notte con la roulotte completamente spalancata in pieno temporale, ci alziamo con le solite battute intercalate da fragorose risate che ristabiliscono il buon umore a tutti, e una breve colazione fa da sano intermezzo prima della partenza per il campo di gara, dove ci aspetta la Gaia e il Kiki, l’Ale e l’inseparabile Michela, tutti notevolmente preoccupati per il nostro piccolo ritardo (ma addomesticare una simile ciurma non è così facile).
Partono tutte le categorie quasi all’unisono, poiché sono state tolte le differenziazioni tra maschi e femmine in questo Campionato Italiano Under 14 a squadre e tutti i convenuti si dividevano sotto le enormi pareti del climbing stadium di Arco. La nostra a. s. era anche presente per la prima volta anche con un giudice, che stà svolgendo il suo apprendistato nella categoria C, e il nostro socio Luca Marchesini che ha dato prova delle sue qualità nella difficile bagarre che i piccoli campioncini in erba avevano creato con le loro acute grida durante le ascensioni dei diretti concorrenti. Gli itinerari proposti in questo atipico Campionato Under 14 (cosa centrava includere la categoria ragnetti e allora perché non inserire anche gli allievi! Capisco che gli organizzatori- vedi Arco Climbing- hanno il loro meglio nei ragnetti fem., ma allora non può essere denominato Under 14! E la Federazione dove sta! Dorme? E’ sveglia? Forse devo riformulare la domanda? Esiste una Federazione di arrampicata sportiva? Mi fermo qui, non vorrei essere sanzionato!), non sono niente altro che gli stessi del Campionato Europeo, con alcune piccole varianti, che hanno comunque avvantaggiato spudoratamente chi si è allenato fino all’altro ieri su questi itinerari, a buon intenditore poche parole! E vai con la spudorata immagine che tutti partono alla pari su itinerari sconosciuti! Quanta strada ancora da fare, quanta ancora per far capire che queste balordate non ci fanno certamente bene! Ma passiamo alla cosa più importante per i nostri splendidi portacolori, che si aggiudicano nella difficile categoria A il nono posto di Freschi Jacopo (un itinerario di 7B+ con corda dal basso!), nella categoria B, il nostro Alessandro Boulos si aggiudica il secondo posto, e sesta la Gaia Ballarin nella categoria Promozionale, Paier Gioele si aggiudica il secondo e Patrizio Giacomo un prestigioso terzo posto, per approdare ad un importantissimo quarto posto per la nostra a. s. che valutato attentamente (se non si inserivano i ragnetti) poteva, essere un terzo posto tondo tondo. Vorrei sottolineare che il nostro gruppo di atleti ha dato tutto, anzi di più, sempre in mezzo a mille difficoltà, ostacolati quotidianamente sia da un Assessore che da un Assessorato allo Sport che ha tutelato solo ed esclusivamente l’attività ricreativa delle bocce, questi ragazzi hanno sempre stretto i denti denunciando a tutta la cittadinanza la loro gravissima situazione con una correttezza comportamentale da prender come esempio, e si sono battuti in tutte le gare con il massimo dell’impegno anche se poco allenati e mai si sono fermati di fronte alle notevoli difficoltà incontrate e mai si fermeranno, poiché l’esempio dei dirigenti e di tutti i quadri tecnici di Venezia Verticale è e, rimarrà fermo e tetragono ai principi del Panathlon e a quelli di uno sport legato ai valori che ormai forse faranno sorridere molti, ma che per noi tutti sono i veri, gli autentici, e gli unici valori che vogliamo ardentemente ancora tenere nel nostro scrigno. Amicizia, lealtà, spirito di sacrificio, l’aiutarsi sempre e comunque, la condivisione delle sconfitte (certamente più formative delle vittorie), il saper formare una squadra in uno sport che in assoluto premia l’individuo come unico e solo artefice delle sue performance, tutto questo, questi ragazzi hanno imparato e, hanno anche trasmesso ai più piccoli.
Vicendevolmente si sono “imparati” e trasmessi, ed ora possiamo dire di aver veramente fatto qualcosa di importante per la nostra città e per la nostra comunità. Abbiamo costruito una bellissima situazione e toccherà ad ognuno di noi, salvaguardarla e aggiungere ancora qualcosa di buono perché ancora molto è da fare e da costruire.
Hero.
Alcune considerazioni sull’attività giovanissimi 2004 (Trofeo Nazionale e Campionato Italiano under 14) bisogna comunque farle, a partire da alcune importantissime conferme come quelle di Alessandro Boulos e di Michele Marcolla che si sono ritagliati faticosamente uno spazio nei cosiddetti piani alti della classifica nazionale e perciò hanno riconfermato il loro posto in nazionale. La prepotente esplosione della tenacissima Gaia Ballarin che al suo primo anno di attività approda inaspettatamente in maglia azzurra e dei propositi di guerra che animano il simpaticissimo Gioele Paier che vuole anche lui raggiungere la nazionale il prossimo anno. Ma la nostra a. s. non è solo composta dal cosiddetto gruppo dei cosiddetti atleti vincenti, ma è anche composta da uno splendido gruppo di ragazzi che gara dopo gara ha raggiunto faticosamente buoni livelli come, Giulia Scrascia, Silvia Rova, Francesca Cracolici, Valentina Boulos, Marta Coccon, i gemelli Dario e Lorenzo Rizzi, Jacopo Freschi, Giacomo Patrizio, Nicola Rivolli, Francesco Bresin, Lorenzo Deleonibus, e Matteo Laggia, che si dovrebbero meritare un po’ più di attenzione anche dai media della nostra città visto l’impegno profuso. Un grazie anche ai molti genitori che domenicalmente si sobbarcano faticosissime trasferte in giro per l’Italia poiché è merito anche loro se il Progetto Venezia Verticale sta decollando ed è giusto e sano, sottolineare il contributo oscuro ma decisivo di questi genitori. Una grande armonia sta contribuendo alla crescita della nostra a. s. e ora mi auguro che tutto il settore tecnico di Venezia Verticale, dia una mano per caratterizzare maggiormente tutta la nostra attività promozionale e agonistica per fare quel salto di qualità che proporrebbe la nostra scuola come una delle più prolifiche e più preparate del panorama italiano. Ciao e a presto con il nuovo circuito Giovanissimi Under 14 per macro Regioni.
Lest’s dance.
La troppo breve pausa estiva, non mi ha completamente ricaricato le batterie, e lo stress di coordinare la manutenzione della cavern rok venesiana nel mese di settembre, mi sta asciugando le poche energie accumulate nelle lunghe giornate passate sulla splendida spiaggia del Lido, e in barca tra le melanconiche isole della nostra laguna.
La splendida esperienza del primo stages di arrampicata sportiva svolto in falesia nel mese di agosto a Cimolais aleggia ancora forte, e la voglia di arrampicare è sovrana su ogni altra situazione, e mi riprometto di dedicarmi alcune uscite domenicali solo per me e la mia family sull’amata roccia.
Tra qualche precoce abbandono di alcuni nostri atleti, prodotto dalla più bella ed esplosiva tra le tempeste che ti capitano nel periodo giovanile (appunto quella ormonale), arriva quatto quatto a Venezia dalla mitica Roma, Dario Santacroce, nipote della omonima insegnante di educazione fisica che insieme alla brava Luisa Betto hanno rotto il tabù della omni presenza dell’attività natatoria presso l’Istituto Turistico Algarotti in favore dell’arrampicata sportiva. Dario mi arriva dalla più celeberrima delle sale di arrampicata della capitale, quella del er ciclope (alias Alessandro Marocchi), già atleta famoso per i boulder fisici che abbisognano di quei paurosi lanci, sui manettoni del top. Dario, cosa sconcertante mi chiede incredibilmente di allenarlo! Sono veramente in difficoltà! Non ho mai preparato un juniores! La prendo come un’ulteriore sfida da vincere, e mi metto già da subito a programmare un allenamento adatto alle sue peculiarità e soprattutto alle sue inevitabili lacune (nessuno o estremamente pochi dotati, sono già quasi perfetti). Spero ora che Dario faccia nascere la voglia ad alcuni ex under 14 di proseguire il cammino dell’atleta agonista nella difficile ed irta strada del settore giovanile. Ora per i nostri tecnici, e per i dirigenti della nostra a. s., la sfida sarà lanciare quest’ulteriore attività. Mi auguro che questa acquisizione sia uno dei punti fermi del nuovo progetto sportivo che ci auguriamo vedrà la maturazione di molte speranze che sono state con grande meticolosità coltivate fin dalla nascita di questa a.s. La venuta di Dario comunque, non è un caso, e mi piace pensare che Ermete dio dell’attività sportiva e delle palestre, abbia contribuito alla nostra attività, mischiando le carte del destino proprio in questo momento, l’intervento divino di Ermete detto dalla verga d’oro, è veramente giunto al momento opportuno!
1-10 hypocrites.
2004. 24 Ottobre. Avevamo avuto una fugace apparizione al Campionato Italiano Giovanile a Trieste nel 2003 in Dicembre, con l’indimenticabile Elisa Crosera, e ora dopo alcuni anni, ripartiamo in religioso silenzio per l’ultima tappa del Campionato Giovanile Boulder che si svolgerà a Modena il 24 ottobre. Dovevamo partire con Filippo Alfano D’Andrea, Freschi Jacopo (non ancora in cat. ragnetti), e la niù entri Dario Santacroce, mentre un banale infortunio che sembra poi non così banale (occorsogli al Pippo), ci decima ulteriormente per questa nostra nuova esperienza giovanile boulder. Comunque il Pippo mentre raggiungiamo Portile, guidati dall’infallibile Cristina di Tomtomgo, ci messaggia e ci incitata a …………………. e, carica lo sparuto drappello veneziano. Partiamo al sabato, per non subire ritardi causati dalle infide nebbie padane e troviamo il bravissimo Massimo Bossoli a dirigere gli ultimi ritocchi ai problemi e all’organizzazione dell’evento. Ancora un grazie a tutti gli organizzatori di manifestazioni agonistiche che si sono prodotti e che si produrranno ancora in questi erculei sforzi, speriamo quanto prima di unirci all’organizzazione di tali manifestazioni, e di dare al Veneto e a tutto il Nord Est, quella stabilità organizzativa per l’agonismo giovanile che ora purtroppo manca.
Mi piace vedere in Jacopo oramai qualche segnale di maturazione, e spero che sia in miglioramento costante e lo porti presto via dalle confuse e vorticose problematiche giovanili. Della mia mini squadra vado orgoglioso, anzi di più! Mi mancano alcuni miei fondamentali atleti, come Elisa, Giulio e Nicola, e queste assenze mi pesano molto.
Freschi Jacopo partecipa in una cat. mista con ragazzi che non hanno ancora l’età per entrare nei ragnetti/e mentre Dario Santacroce, lo iscrivo ad una più abbordabile cat. promozionale juniores, dove spero non trovi immediatamente il mangiaprese di turno che mi smonti il bravo e simpaticissimo Dario.
Blue Jean.