ATTIVITA’ AGONISTICA 2005

Sintesi dell’attività agonistica dell’associazione sportiva Venezia Verticale 2005

 

2005. 29 Gennaio. Appena esce qualcosa di nuovo sul sito della nostra federazione la puntuale e omnipresente Michela (la mamma della Vale e di Ale) mi avvisa immediatamente, e già mercoledì 26 propongo immediatamente a Dario di provare un Boulder Open Provinciale.   Presa la decisione quasi su due piedi, io e il Santacroce ci catapultiamo a Milano teleguidati dal nostro insuperabile tom tom go!  Un grazie a Sabina che si sobbarca una dura giornata lavorativa con in più Marzio,  il tutto per rendermi libero di accompagnare il nostro atleta a questa nuova ed impegnativa sfida. Come al solito Dario non si tira indietro anzi mi ringrazia per aver trovato la voglia di accompagnarlo in questo freddissimo inverno, ma lui veramente merita questo e altri sforzi ancora! Sono veramente orgoglioso di allenare un’atleta così, sempre pronto al sacrificio, voglioso di confrontarsi anche con atleti di cat. nettamente superiori sapendo bene che dopo la netta vittoria in Coppa Italia Giovanile a Modena, si doveva ripartiva da zero, anzi  ci si doveva preparare al salto di qualità, dalla cat. promozionale Juniores alla cat. Juniores ufficoale.  Ancora una volta sottolineo l’assenza di Nicola, Giulio, ed Elisa che dovrebbero essere stati i nostri principali portacolori, visto che vengono dal nostro settore promozionale giovanile, e quindi in questi momenti di pre gara mi sento desolatamente orfano, ma  aspetto con impazienza il ritorno del Pippo dopo la lunga pausa per infortunio che lo ha tolto di mezzo per tre lunghi mesi.  A metà autostrada ci arriva l’immancabile sms del Pippo che carica il Dario e ci fa sentire meno soli in questa estemporanea trasferta. Qualcuno pensa a noi! Il nostro atleta non è al massimo della forma, poiché sta facendo un lavoro di base notevole che lo sta prosciugando, ma lui non si tira certamente indietro e così andiamo a capire come traccia il celeberrimo Stefano Alippi.  Il tom tom ci scarica proprio fuori del cortile della palestra “passaggio obbligato”, e mi ritorna in mente la lontana trasferta fatta parecchi anni fa con gli under 14.  E mi ritornano in mente alcuni particolari della gara, e mi ritorna in mente………………. Che bello aver già una storia alle spalle, che bella soddisfazione.  Prima a Venezia non c’era niente, mentre ora abbiamo creato una scuola di arrampicata sportiva, e i nostri atleti molte volte primeggiano nelle classifiche nazionali e chi dei nostri non primeggia si prepara minuziosamente, accentando anche l’amara e inevitabilmemete giusta sconfitta. Stiamo veramente creando una grande associazione, con grandi ideali e grandi propositi, sono veramente fiero! Ora passiamo al Dario che si deve scaldare in una palestra a temperatura ambiente, a Milano di notte ha fatto -5 e di giorno in quella glaciale palestra erano 2/3  sopra zero, poi per l’effetto del bue e dell’asinello il tepore ha preso il sopravento ma  anche per il resto della manifestazione siamo stati sempre intorno ai 5/6 gradi. Consiglio immediatamente a Dario  di usare il piumone mentre fa il riscaldamento, ma le mani e i piedi li fanno un male boia, ma a lui va tutto bene, è veramente un ragazzo fantastico. Ritrovo anche l’onnipresente Stefan che sta finendo un corso giudici per  i nuovi aspiranti di Milano, e giustamente mi coinvolge immediatamente per incominciare il mio sacrosanto tirocinio. Non mi sarei mai pensato di fare il praticantato in una gara open, ringrazio Stefan, e salutando Dario, lo avviso che non parteciperò come allenatore alla  sua gara, perché sarò presso il blocco 2 per giudicarlo.
Per le donne  i boulder, sono molto belli e tecnici, si vede immediatamente la mano di Alippi, c’è tutto da imparare qua! Mi riprometto che se la Gaia sale ancora un po’, il prossimo anno la porto, anche se è in anticipo di 7 anni sulla cat. dell’Open, ma oggettivamente la Gaia se lo merita per il grande impegno messo negli allenamenti. Dopo la gara femminile partono i maschietti, e Stefano oltre a togliere, cambia anche quel poco rimasto, e i  7 problemi proposti, non scendono mai sotto il 6c+ /7a, alcuni sono anche  a mio modesto avviso, verso il 7b/c,  perciò stecche per tutti. Tacche, compressioni paurose, svasi impressionanti, questi sono gli ingredienti che usa il bravissimo Alippi, che sega abbondantemente quasi tutti i convenuti. Mi fa piacere, vedere che Dario non è l’unico fuori Provincia e fuori Regione, vedi gli atleti convenuti da Arco, Novara ecc………… Forse questi Campionati Provinciali stanno coinvolgendo molti atleti non di primissimo piano ma desiderosi di gareggiare, con non eccessive difficoltà, buon sintomo per questa asfittica politica federale.  Il nostro Dario alla prima dura esperienza, si classifica al nono posto (su quattordici), l’unico rammarico è che presi due top non ha tenuto i fatidici tre secondi perché il giudice convalidasse la sua performance. Prima di partire Roberto Capucciati mi ringrazia per aver portato Dario a Milano, io comunque ci credo sempre nella nostra Federazione, anche se non condivido l’odierna e anche la passata politica federale. Mi auguro che in un prossimo futuro, tutte le componenti del mondo federale me compreso, maturino un progetto stabile di gestione della res federale!  Né abbiamo proprio bisogno!  Noi qui a Venezia crediamo fermamente nella federazione, ma non come è stata gestita fin’ora.  Un ringraziamento a Stefano Alippi per gli straordinari tracciati, a Roberto Capucciati per la immancabile cortesia, a mia moglie sempre disposta a sacrificarsi e al Dario sempre pronto alla battaglia, che la forza sia con voi!     Vostro obi wan.
400 years.

2005. 28 Febbraio. La grande influenza che naviga in questo freddo periodo invernale tra le scuole e le famiglie, fa da assoluta padrona e falcia molti nostri atleti e genitori e ci impedisce di salire a Bolzano in forze per contrastare le teutoniche squadre Alto Atesine, e purtroppo non solo quelle! Comunque ci presentiamo forti di otto giovanissimi atleti che con grande entusiasmo si sono svegliati alle quattro di mattino per essere in perfetto orario per la prima tappa del Campionato macro regionale del nord est. Influenza, freddo, levataccia e tanto entusiasmo questi sono gli elementi che costituiscono la nostra dieta mattutina, e una abbondante bufera di neve nel tratto dell’autostrada che passa per il vicentino fa da cornice a questa giornata dedicata allo sport più bello al mondo…………., l’arrampicta sportiva.
Il viaggio scorre via liscio, e ci lasciamo alle spalle un veneto plumbeo, per entrare in un Trentino freddamente terso, i nostri piccoli cullati dal dolce rollio dell’auto dormono e si ristorano alla buona, tra i sedili dell’auto pronti a risolvere i fatidici boulder che i bravissimi tracciatori Sud Tirolesi hanno confezionato.
La solita impareggiabile cortesia di Lukas e collaboratori ci accoglie, e troviamo un Eric pieno di livore per i veneti che non organizzano niente………….. , se sapesse………! se si informasse…………! capisco la posizione che esprime Eric, ma non condivido ne i modi ne il luogo per dibatter tali problematiche, che dovrebbero essere affrontate anche con gli assenti per una più vasta comprensione del  variegato problema che investe in questo caso il Veneto ma che lo si ritrova presente, anche in molte altre regioni.
Ma parliamo della gara, parte come al solito la cat. C femminile e maschile, e noi mettiamo in campo la veterana Valentina Boulos, il già collaudato Matteo Laggia e la nuova entrata Sara Signorelli. La simpaticissima Saretta è alla sua prima vera gara, e a mala pena conosce alcune regole di questa specialità, che in settimana abbiamo ripetuto almeno una decina di volte, per lei l’importante è ora provare e capire, tanto si trova al suo primo anno di cat. C, quindi il tempo gioca a suo favore. Durante la gara vedo che la Vale sta concludendo molti problemi e quindi mi curo il Teo (il dott. Laggia) e la Saretta (la dottssa.Signorelli) che vedo un pò in difficoltà, ma una bruttissima caduta blocca la minuta Valentina per molti minuti, ma poi ritorna lo spirito guerriero e lo scricciolo riparte e si classifica magicamente prima, mentre la Saretta si classifica sesta ma non ultima! Per il Teo un onorevole quarto posto dietro gli imbattibili e preparatissimi locali.
Per la cat. B masc., mettiamo in campo il debilitato Michele Marcolla reduce da febbre e mal di gola, e Lorenzo Deleonibus, purtroppo per la cat. B fem niente. Il Miki dopo un attento esame dei problemi proposti parte a razzo e chiude velocissimo molti boulder gialli, verdi e si accinge ai rossi, ma l’effetto influenza si fa sentire e anche se chiude alcuni rossi, e chiude molte zone rosse, finisce un po’ stremato. Per il Lollo una prova di grande maturità, che lo ha visto risolvere molti problemi proposti, e cosa fondamentale che alle prime difficoltà non si è abbattuto, e ha sempre fornito un costante rendimento senza farsi prendere dall’ira; mi auguro che questa gara, sia il punto di non ritorno di un bravo atleta che deve solo maturare sotto l’aspetto psicologico. Per il Miki, un ottimo terzo posto, per lo stato fisico attuale, e per il Lollo un settimo posto che va a sotto lineare l’accresciuto rendimento e l’accresciuta maturità di questo simpaticissimo e intelligentissimo atleta.
In cat. A fem presentiamo la brava Gaia Ballarin, che in pochissimo tempo ha accorciato il gap tecnico esistente con le altre atlete, per lei il punto di riferimento è la bravissima Anna Gislimberti sua pari età; il lavoro sulla tecnica è appena iniziato, perciò mi auguro che in breve tempo questa volenterosissima atleta possa essere il punto di riferimento per le bambine che si avvicinano alla nostra palestra. Purtroppo una banale caduta ad un terzo della gara, impedisce alla Gaia di concludere la sua ottima performance, e un dolore al ginocchio sinistro la blocca, perciò precauzionalmente la mettiamo a riposo, poiché l’indomani Gaia deve partire per la settimana bianca con la scuola, e non può certamente mancare.  Gaia si classifica settima, aspetteremo tempi migliori per la riscossa. Una stupenda sorpresa la fa Giacomo Patrizio, che partecipa alla sua prima gara di boulder, il Giaki, prima d’ora non aveva mai voluto partecipare ad una gara boulder, e si stava troppo precocemente specializzando sulla difficoltà. Per Giacomo un onorevole sesto posto, che lo fa entrare di diritto tra i migliori atleti della nostra macro regione, questa prova è la testimonianza del grande salto di qualità fatto dal Giaki, che passa dalla cat. promozionale alla cat. vera e propria, in lui ci sono tutte le qualità sportive, perché questo glaciale e taciturno ragazzo possa essere elemento catalizzante per le nuove leve.
Anche questa volta abbiamo portato a casa un primo posto in una cat. come la C femminile, dove avevamo una cronica deficienza, et ora con la veterana Valentina e la nuova entrata Sara Signorelli, possiamo veramente prospettare per la nostra associazione sportiva una crescita che avrà già dai prossimi turni di gara ottimi risultati.
Mi auguro che la Magda Berto, i gemelli Ulderico e Ludovica Fuga, Mario Pitteri, Andrea Fabris, le gemelle Idoya e Carmen Ruiz Molina e Giovanni Sopelsa, possano dare nelle prossime competizioni, quella spinta ulteriore al nostro magnifico gruppo, per far decollare una volta per tutte le grandi potenzialità del settore promozionale giovanile faticosamente fatte crescere dallo staff tecnico dell’associazione sportiva Venezia Verticale.
Acoustic medley.

2005. 13 Marzo. E’ la seconda volta che come associazione sportiva partecipiamo ai Campionati Italiani Giovanili, alcuni anni fa avevamo partecipato con un’atleta fatta in casa, quella volta era la fortissima Elisa Crosera, che difendeva i nostri colori. Elisa se avesse continuato, avrebbe veramente potuto ricevere il testimone con tutte le dovute cautele del caso, dalla bravissima e superlativa Genny Lavarda. Mentre ora presentiamo, un atleta allenato dai nostri tecnici, ma proveniente da Roma.  Dario Santacroce ha iniziato ad arrampicare solo due anni fa, e in settembre è  giunto a Venezia per frequentare l’Università di Lingue (con un anno in anticipo) e si è inscritto presso la nostra a. s. come un normale socio.  Come non spesso accade, Dario  mi chiede se posso allenarlo, e dopo molti confortanti dialoghi, che sono andati a confermare le sue precise volontà, e i suoi obbiettivi, Dario è entrato a far parte del ristretto gruppo di atleti che alleniamo, e che alleno.  Sento che questo ragazzo emana molta energia, e se curato potrà diventare un grande atleta. Chi come l’amico Massimo Bassoli e l’associazione che rappresenta (Equilibrium di Modena), vede e persegue “la via del boulder “ (boulder do), noi e l’associazione che rappresento, perseguiamo le vie della forza, come quando Obi Waun insegna a percepire ed usare la forza al giovane Luke Skywalker.
Arriviamo con sei lunghi ma purtroppo troppo brevi mesi di allenamento a questi Campionati Italiani Giovanili Boulder, che ci hanno visto consolidare almeno una fortissima amicizia e una totale convergenza sui temi dell’ allenamento con il mio giovane atleta.
Con Dario per la prima volta, viste le grandi qualità umane che lo contraddistinguono, stò adottando una mia vecchia idea per una fattiva e totale collaborazione tra allenatore ed atleta, e perciò di comune accordo abbiamo abrogato la solita arida e fredda tabella da seguire!  Per Dario questo  primo Campionato Italiano Boulder, è solo l’inizio vedi il nullo apprendistato nella under 14 e la totale mancanza di punti di riferimento agonistici nella giovanile, per lui solo una apparizione all’ultima tappa della Coppa Italia Boulder a Modena nel passato anno nella categoria juniores promozionale (primo classificato), e un Campionato Provinciale Milanese  Boulder open alcuni mesi fa. Capisco che è troppo poco! L’esperienza è fondamentale a questi livelli!  Il mio giovane atleta, sta facendo veri miracoli tecnici per essere al passo con i livelli di questa categoria, e sta lavorando mentalmente per abituarsi alle ferree regole di queste gare.
Come al solito il nostro Tom Tom go, ci guida perfettamente alla struttura dell’Istrice di Ravenna, e strada facendo rifletto sulla totale inadeguatezza di tale impianto per ospitare tali Campionati!  La conferma mi viene al primo colpo d’occhio appena entrato,  dove decine di atleti si ammassano nel troppo piccolo spazio antistante le strutture di arrampicata, non oso pensare cosa succederà nella zona isolamento che sarà al massimo di pochi decine di metri quadri! Certo che Ariano deve avere grosse amicizie, per poter ancora organizzare un Campionato Italiano in un buco simile!
Avrà un contatto preferenziale forse con il Presidente della FASI o con i responsabili della Commissione Tecnica Grandi Eventi!
Sorvolando sulla deprimente gestione autoritaria della nostra Federazione da parte dell’ennesimo duce, vorrei giustamente ora passare alla cronaca della gara, che mi vede già contrariato alla scelta  di tagliare due problemi che si dovevano eseguire alla mattina e di due problemi che si dovevano risolvere al pomeriggio.
Con il solito sorriso e una pacca sulle spalle il pur diligente e omni presente organizzatore, giudice e quant’altro (Ariano) mi avvisa che per motivi di sovra affollamento, le prove non saranno più dieci ma sei! Ottimo e abbondante! Se son qua per accompagnare Dario, son qua anche per imparare ad organizzare un evento, ma mi sembra che i pur onesti gestori dell’Istrice abbiano bisogno veramente di una congruo ripasso!
Partono le ragnette e a seguire tutti gli altri, ultimi giustamente gli juniores, e quindi anche il nostro giovane aspirante astleta. Purtroppo la zona isolamento viene ripetutamente violata dai team manager e dagli atleti che hanno già terminato la gara, che si affrettano a suggerire come eseguire…………….  La normale blindatura della zona isolamento non esiste già più dopo una manciata di minuti e gli atleti si affrettano ad uscire dall’incustodita apertura che gli porta al campo di gara, osservando platealmente la risoluzione di alcuni problemi. Peccato, veramente peccato, rovinare una così preziosa manifestazione, per far crescere i nostri ragazzi,  e se queste sono le scelte organizzative di un presidente di associazione sportiva e di Federazione, sono  veramente esterrefatto per tali direttive.
Nella prima parte mattutina, il nostro Dario, complice anche la troppa poca esperienza, non esprime tutto il suo potenziale, e chiude con un solo bonus i tre problemi proposti. Nell’intervallo tra le due sezioni di gara, andiamo a passeggiare nei vicini giardini e ci rilassiamo pensando e strutturando che tipo di allenamento faremo in futuro, riflettendo ed enunciando i limiti di ogni componente……………………  Dario mi ritrova magicamente un suo equilibrio e sufficiente grinta, e riesce ad estraniarsi dalla ignobile bolgia dell’isolamento, ed esplorando le vie della forza, riesce a chiudere due problemi su tre, eccezionale!!!! Posso chiedere di più al mio giovane atleta/jedi?
Darius ha molto da imparare, e potrà diventare un buon atleta con il tempo, poiché grinta e determinazione non mancano, ma cosa fondamentale potrà essere in proiezione futura  un bravissimo istruttore, e un bravo maestro jedi.  Per lui una quarta posizione, frutto di una ottima condotta di gara, e di una gestione delle paure e delle tensioni quasi perfetta.
Alcune note a margine,  non mi pare vero avere un atleta così bravo, così disciplinato, così propenso al sacrificio, e alla totale collaborazione. SONO VERAMENTE ENTUSIASTA, a volte mi pare di vivere in un sogno. Spero che il sogno non finisca e……………..
Ciao alla prossima, noi siamo già al lavoro per migliorare e tu che leggi cosa fai?
Adam and Eve.

2005   Aprile. Dopo il prestigioso quarto posto di Dario al Campionato Italiano Giovanile Boulder, io e il mio giovane jedi, ci proiettiamo fiduciosi a Bolzano, per partecipare alla prima prova della Coppa Italia Giovanile Boulder. Entrambi ci aspettiamo buoni risultati, e domani con noi in auto ci saranno anche Tobia Donega, Filippo Alfano, e il dott. arzigogolo Federico Infelice per incominciare il loro periodo di tirocinio per passare a giudici di blocco. Come al solito partiamo di notte dalle nostre case, che distano alcuni kilometri da Piazzale Roma, e per di più sotto una fitta ed insistente pioggia che poi ci accompagnerà per tutto il viaggio. Unica nota positiva  è che la mia auto viene lavata e ripulita dai continui temporali che incontriamo strada facendo.
Mi ritrovo dopo pochi minuti dalla partenza, a guidare nel silenzio più assoluto, tutti dormono, meno il tesissimo Dario, e io incomincio un lungo e proficuo dialogo con il motore della mia Audi e gli chiedo se sarebbe il caso che …………………………
Un brevissimo giro per la Fiera di Bolzano tra luccicanti stand, stracolmi di ogni ben di Dio, ci accompagna verso la zona gara, dove ritroviamo l’infaticabile Lukas, e io frettolosamente lascio ai giudici presenti i nostri giovani tirocinanti, pronti al bagno di fuoco in questa consolidata manifestazione giovanile.
Io e Dario ci appartiamo, si fa per dire, e incominciamo a cercare dove è posizionato l’inospitale settore dedicato al riscaldamento atleti.
Parte la gara, e i nostri tirocinanti fanno vedere di che pasta sono fatti e non sbagliano pressoché niente, il primo ostacolo è superato! Stanno prendendo confidenza!  Bene, molto bene! Speriamo che questi ragazzi diventino bravi e sviluppino un solido e prolifico gruppo giudici Veneto.
Ora tocca a Dario, e quindi fra poco vedremo le categorie degli allievi e degli juniores in gara, comunque vedo il mio troppo inesperto atleta, troppo teso, troppo caricato di energia nervosa.   Lo lascio tranquillo e gli do gli ultimi consigli sul riscaldamento, solo per parlare, non certamente perché Dario ha bisogno di me. Speriamo bene!  Il frastuono e la confusione fa da padrona assoluta, e Dario sta perdendo i pezzi di quella solidità mentale, che è il suo punto forte.
Incomincia troppo teso, e già si incazza per la confusione e le spinte che riceve durante le code, la confusione e l’ansia si sta impadronendo di lui, lo sento! Si sta perdendo! Lo sento lontano, lo lascio stare, ma non sta gestendo la gara al meglio, anzi la sta buttando via!  Chiude poco o niente, non c’è proprio con la testa, spero che questa agonia duri poco, soprattutto per Dario.  Si classifica al nono posto che gli vale l’ultima posizione in classifica, tutto meritato!  Mi dedicherò con calma ad analizzare il comportamento di Dario, appena il mio giovane jedi, ritroverà la forza di parlare.  Lo vedo molto dispiaciuto, è veramente un bravo ragazzo.
Ora la cosa più importante è digerire il tutto e aspettare che l’indigestione passi, poi parleremo. Niente è perduto, anzi un altro mattone è stato messo per far crescere questo bravo ragazzo. Pensando al futuro, decontraiamo il presente, c’è sempre di peggio in questo sporco mondo!
Africa Unite.

2005. 15 Maggio.  Questa volta polverizziamo il nostro precedente record, sempre ottenuto a Trieste l’altr’anno con 10 atleti iscritti, e portiamo in territorio giuliano ben 14 entusiasti bambini per una competizione FASI giovanissimi.  Partiamo all’alba di domenica 15 Maggio per Trieste con una splendida squadra, per questa seconda tappa del difficile girone del Nord Est, e cosa strepitosa con ben 9 atleti nella cat. C.  Tutto questo sta avvalorando sempre di più i nostri progetti riguardanti l’ attività promozionale che ora sta dando i suoi meritati frutti.  Sono smisuratamente orgoglioso, e ben consapevole che questa volta sarà ben difficile superare questo prestigiosissimo traguardo, che poche a. s. in Italia hanno tutt’ora eguagliato!
La philosophia  della nostra a. s. è e sarà sempre comunque rivolta alla promozione dell’arrampicata sportiva, sia come attività motoria in senso lato, sia come attività sportiva ed educativa rivolta ai minori, soprattutto quelli rifiutati dai cosiddetti sport maggiori.    Perché in una città d’acqua come Venezia, si sono instaurate da molti anni a questa parte, gerarchie sportive verso alcune sport, spinti più da scelte politiche che da veri progetti sportivi, perciò ci vediamo comunque condannati ad una  attività promozionale e di propaganda che necessariamente deve avere un ruolo di rilievo assoluto, nei programmi della nostra a. s., per non soccombere nell’anonimato.
La fortuna mi assiste e mi accompagna il fido Dario in questa titanica impresa.   Dovremo io e lui, guardare, consigliare e aiutare 14 furie scatenate.   Il povero Dario in più sarà addetto alle riprese.  Ringrazio anche Marco e Marta che in fretta e furia hanno acquistato la nostra prima video camera digitale, per riprendere le performance dei nostri piccoli atleti, e  che servirà soprattutto per sviluppare nei dopo gara, dei momenti di riflessione con gli atleti sulle loro prestazioni, e valutare insieme con gli istruttori l’eventuali lacune e deficienze, per concertare poi rimedi e strategie in vista di una ottimizzazione delle tecniche di arrampicata.
Si parte con il bouldering e noi in cat. C fem. presentiamo un buon quartetto con due novità assolute, le gemelline Carmen  e Idoya Molina Ruiz e le più rodate Sara Signorelli e Boulos Valentina.  Lo scotto maggiore lo pagano le due gocce d’acqua, e al sesto posto si classifica la Carmen, mentre al quinto Idoya Molina Ruiz, al quarto Sara Signorelli, mentre al secondo si classifica la veterana Valentina Boulos, che lascia il primo posto all’atleta di casa. Per la Vale un’ottima conferma, e per la Saretta un inaspettato miglioramento, che la proietterà certamente in un prossimo futuro ai vertici delle classifiche della nostra macro regione. In cat. A fem. la nostra atleta di punta, Ballarin Gaia, si classifica al quarto posto, dietro le più esperte e quotate atlete del Trentino Alto Adige. Vorrei qui sottolineare che Gaia ha un anno in meno, e che il prossimo anno oltre che a chiudere il gap con le più forti, certamente sarà proiettata ai primi posti per l’inevitabile salto di categoria che faranno le prime tre (Ladurner Alexandra, Rachevskaia Liza, Morandi Jessica, perché approderanno alla cat. A) e per lei se continuerà con questa lena si potranno configurare buonissimi risultati, in un prossimo futuro. Sempre nel bouldering in cat. C masc., presentiamo un quintetto portentoso, ed anche qua lanciamo alcuni nuovi arrivi, vedi Fabris Andrea e Pitteri Mario. Si classifica  in cat. C. masc. al nono posto Francesco Bresin, per lui un immeritato nono posto viste le grandi potenzialità di Francesco, speriamo che il Cesco maturi leggermente e………., all’ottavo posto Zoppi Adriano, anche per lui una buona prestazione vista l’età, e al settimo posto Andrea Fabris, per Andrea, un’ ottima performance per questa sua prima gara; un’altra niu entri (si legge new entry) Mario Pitteri che si classifica al sesto posto, anche per lui un’ottima prestazione per la totale inesperienza. Sempre per la cat. C,  Matteo Laggia, sforna una prova maiuscola e si  classifica al terzo posto, se il Teo fosse tre centimetri più alto………….
Per questa prima tornata di gare mattutine, la nostra squadra mostra una invidiabile preparazione tecnica, si vedono anche alcune lacune riguardanti la tenuta degli svasi che non sono nella nostra lista di appigli mobili. Trovo assurdo che questi bambini, fra un’ora abbiano anche l’impegnativa gara di difficoltà, per loro si dovrebbero usare termini di competizione meno pesanti, di certo non due gare in poche ore!
Ancora un grazie ad Eric, che si tiene sempre  disponibile ad organizzare queste splendide manifestazioni promozionali giovanissimi.
Dopo una brevissima sosta si riparte alla grande!  Chissà che bene fanno ai muscoli e alle articolazioni queste tirate!
Si parte con la specialità della difficoltà, e tutte le categorie in contemporanea partono sui rispettivi tracciati. In cat. C fem. la Idoya Ruiz Molina si aggiudica un sesto posto, al quinto Sara Signorelli, e una strepitosa Carmen Ruiz Molina con pochissima esperienza ma con grande grinta, si aggiudica un importantissimo terzo posto, al secondo posto la super Valentina Boulos che lascia all’atleta di casa la vittoria, solo perché come hanno notato gli addetti ai lavori, conosceva alla perfezione l’itinerario proposto. In cat. A fem. la nostra bravissima Gaia dopo una crisi isterica dovuta alla grande paura del volo, si aggiudica ormai con le pile completamente scariche un sufficiente sesto posto, che comunque, non valorizza le sue grandi qualità di arrampicatrice. L’unica cosa che ora si può sperare è che i lavori di ampliamento partano per dar modo a questi ragazzi di allenarsi almeno sufficientemente nell’altro corridoio che l’Assessore allo Sport Michele Mognato ci ha dato dopo le continue richieste che gli son pervenute da quattro anni a questa parte.
Questa situazione è veramente drammatica per chi vuole allenarsi in tranquillità e soprattutto in serenità senza le continue bestemmie e turpiloqui del bocciofilo di turno!
Tra i maschi in cat C. una non buona performance per le qualità intrinseche di Francesco Bresin che si classifica al nono posto, all’ottavo Fabris Andrea, e settimo Zoppi Adriano che sta prendendo confidenza con l’ambiente gara; al quinto posto il sorprendente Mario Pitteri, e un stupendo terzo posto per il birbante dott. Matteo Laggia, che fa vedere quanto vale, ma per raggiungere i due altoatesini, ci vuole un complesso di attributi che ora il nostro inesperto Matteo non ha.  In cat. B. Alessandro Boulos arriva alla difficoltà ormai stremato, poiché per quasi dieci giorni prima della gara era stato a casa per una fortissima bronchite che lo ha debilitato moltissimo. Comunque Ale sfoggia due vie al top che gli valgono una super finale, che lo stronca solo perché a corto di allenamento specifico.  In cat. A il nostro glaciale Giacomo Patrizio confeziona un strepitoso quarto posto, dietro ai più scafati atleti del Trentino Alto Adige, che ormai da anni calcano le vie dei Campionati Under 14.
In complesso una strepitosa affermazione della nostra scuola di arrampicata, che si sta imponendo in questo difficilissimo girone del Nord Est.  Se avessimo la possibilità reale di poter usare continuamente gli strapiombi della nostra palestra, e una vera zona boulder, i nostri ragazzi farebbero certamente molto, ma molto meglio! Questo è frutto di un lavoro eseguito solo sul verticale e su una inclinazione negativa di 30°, veramente troppo poco per preparare adeguatamente i nostri ragazzi che si devono confrontare nei campi di gara con inclinazioni più accentuate e/o con repentini cambi di pendenza. Abbiamo con grande sagacia, pianificato allenamenti particolari e personalizzati per tutti i nostri atleti, e con grande fatica stiamo trasformando un handicap in un nostro punto di forza.  Scorre forte la FORZA in questa associazione sportiva.
African herbsman.

2005. 29 Maggio.  Per la prima volta in assoluto, una manifestazione dell’under 14 approda a Montebelluna, una delle più belle e complete pareti d’arrampicata sportiva presenti nel Nord Italia. Mi è difficile spiegarmi come mai questa a. s., non abbia mai ospitato una tappa del passato Trofeo Nazionale giovanisimi! Hanno possibilità immense per organizzare quasi tutte le manifestazioni sportive delle nostre specialità e mentre…………….  Sono esterrefatto! Mi chiedo cosa faccia la Federazione e gli organi periferici per sensibilizzare le a. s. presenti nel territorio? Vorrei tanto saperlo! Comunque un grazie di cuore a Filippo Forgiarini e al suo team, per questa ghiotta possibilità di far progredire i nostri ragazzi e tutto il movimento under 14.
Giornata torrida questa domenica mattina, alle sei fa già un caldo pazzesco, e speriamo che le prime colline trevigiane portino un pò di fresco. Un splendido vecchio treno ci porta a Montebelluna, antica sede dei Paleo Veneti, quanta storia emerge ad ogni angolo della nostra splendida penisola. Una brevissima passeggiata divide la stazione dal splendido Palasport e i nostri piccoli leoncini, strabuzzano gli occhi quando vedono la struttura gestita da Orizzonti Verticali, poi impazziscono quando vedono la sezione boulder sul medesimo parterre, e muoiono letteralmente quando vedono la sala boulder ricavata in una stanza attigua. Semplicemente stupefacente!!!!!!!!!!!!!!!!!  Sono senza parole.
Partiamo con ben due ore di ritardo ingiustificato, poiché inspiegabilmente dopo le iscrizioni, vediamo all’opera il tracciatore, che all’ultimo istante rielabora gli itinerari. Mai vista una simile situazione! E pensare che il tracciatore è anche il presidente del Comitato Regionale e dovrebbe sapere che……….  A prima vista l’organizzazione soffre moltissimo, anzi tutti i convenuti vedono e toccano con mano l’effettiva disorganizzazione e inadeguatezza per risolver i compiti previsti per far decollare una gara under 14.  Il caldo, l’attesa e lo sconforto dei genitori ed accompagnatori fanno da assoluti padroni nelle due ore di immotivata attesa, mentre i bambini si sciolgono piano piano in un Palasport arroventato. Verso mezzogiorno ormai esausti si parte e si incomincia la kermesse agonistica, e già si nota l’assoluta non dimestichezza con il mondo delle manifestazioni  agonistiche under 14.   Si notano assicuratori che tirano su atleti, o per meglio dire tirano troppo la corda, o addirittura bloccano il bambino quando si ferma, lasciandolo quasi riposare in perfetta mulinette?  Non capisco più niente, mi chiedo cosa stiamo facendo, anzi mi chiedo come il Presidente Regionale FASI Veneto abbia costruito questa gara. A mio modesto avviso non basta più fare qualcosa, bisogna farla perlomeno bene, o comunque andarci vicino.
Passando alla cronaca della gara vera e propria, in cat. C fem., per la specialità della difficoltà, presentiamo la nuovissima Magda Berto, che debutta in questo ultimo scorcio di stagione, e le più temperate, Sara Signorelli, le due gocce d’acqua Carmen e Idoya  Ruiz Molina, e la veterana Boulos Valentina.  Alla fine delle due manche, all’ottavo posto si classifica la Idoya, al settimo Magda, al sesto Sara, e al quinto posto Carmen, mentre con la veterana Tina, ci aggiudichiamo un buon terzo posto, che però non soddisfa pienamente viste le grandi qualità della Vale.  In cat. C. masc. all’undicesimo posto il debuttante Fabris Andrea, al decimo posto un non brillante Francesco Bresin, all’ottavo posto Adriano Zoppi che conferma i suoi progressi, al quinto posto un sorprendente Mario Pitteri, e al terzo posto il dott. Matteo Laggia che conferma l’enorme crescita avuta in questa ultima parte della primavera.
In cat B masc., il nostro bravissimo Alessandro Boulos, vince una splendida super finale, su una via classificata 7A/+ dopo due splendide prove dove gli altrettanto bravi Martin Kobald e Bernardo Stradella avevano impattato il risultato di Ale.   Questa gara porterà gli animi già debilitati e distrutti dal grande caldo, ad una pre colluttazione fuori programma. Non voglio scendere in particolari, ne affettare frettolosi giudizi, ma purtroppo il malinteso nasce da due posizioni, e da due modi di essere, troppo distanti dalla giusta e corretta interpretazione dei ruoli, di solito ci si sposa in due, e consensualmente ci si divide in due. Se qualcuno litiga è perché si sono create tutte le condizioni per……..  Chi ha materia grigia intenda, chi vuole capire capirà.
Il nostro Ale purtroppo ha sofferto un inverno tribolato e difficile, per continue influenze e bronchiti, e se avesse avuto la possibilità di allenarsi con una certa continuità sarebbe veramente quasi inarrivabile, un bravo grande, grande per questo piccolo grande atleta.
In cat. A fem., grande prova della Gaia Ballarin che sta crescendo di ora in ora, soprattutto di testa, questa volta non ci son stati i pianti e le crisi triestine, la Gaia ha gestito molto meglio l’emozione e tutte le sue paure, per lei un grande risultato. Per lei un stupendo quarto posto, che la sta già confermando tra le migliori atlete d’Italia, migliorando di ben due posizioni il precedente risultato di Trieste, VAI GAIA!!!!!
In cat A masc., il nostro glaciale Giacomo Patrizio, migliora la posizione in classifica di Trieste, e conclude i due itinerari al terzo posto, anche per lui un ottimo miglioramento, visti gli atleti che lo precedono. Ma per il Giacomo anche molto, molto carbone, per non avere interpretato la prima via come si deve, senza applicare un laterale, ha brutalmente risolto continuamente la via con  primitivi passaggi frontali, (si è visto anche un umiliante ginocchio) mi son sentito morire! Il resto a Giacomo gli arriverà dopo la visione delle riprese video filmate fatte dalla bravissima e omnipresente Alice (sorella del Pat) che con enorme spirito di abnegazione è volata continuamente sotto le vie a destra e a manca, dove gareggiavano i nostri atleti. Ancora grazie Alice.
Ormai distrutti dal grande caldo, parte quasi immediatamente (per fortuna!), la gara della velocità e in cat. C fem., la Idoya Molina Ruiz, la Berto Magda, la Sara Signorelli, e la Ruiz Molina Carmen si classificano rispettivamente all’ottavo, settimo, sesto e quinto posto. Mentre la Vale si classifica al terzo assoluto, anche lei come tutte le nostre atlete, l’impossibilità di esercitarsi in una specialità come la velocità, nella nostra palestra, fa si che l’impreparazione sia quasi totale. In cat. C. masc., all’undicesimo posto Francesco Bresin, all’ottavo Fabris Andrea, al settimo Zoppi Adriano, al quinto Matteo Laggia, al quarto un strepitoso Mario Pitteri.   Anche per loro la totale novità e non dimestichezza viste le nostre pareti alte solo cinque sei metri.   In cat. B masc., Lorenzo Deleonibus si classifica al sesto posto, Marcolla Michele al quinto, e al terzo posto il nostro super Ale pone un’ulteriore suggello alla sua strepitosa performance qua a Montebelluna.   In cat. A fem., la nostra Gaia si classifica al quinto posto dietro le migliori specialiste della velocità, mentre il glaciale Giacomo Patrizio sempre in cat. A masc., coglie un strepitoso terzo posto alle spalle del stratosferico Rudi Moroder e di Fabian Gaiser. Nel complesso una strepitosa affermazione della nostra scuola che si sta giorno dopo giorno confermando ai vertici della nostra macro regione. Tutti i sacrifici, non solo quelli economici, stanno finalmente producendo il loro risultato, abbiamo con grande fatica scalato tutte le classifiche nazionali di tutte le specialità e di tutte le categorie, ci manca solo quella seniores, questo incontestabile fatto sta suggellando la seconda fase del  programma che si sta chiudendo dopo alcuni anni di intenso lavoro.
Dulcis in fundo, abbiamo ancora disintegrato il strepitoso record di Trieste dove abbiamo portato 14 iscritti, mentre qui a Montebelluna abbiamo organizzato una vera mini invasione di atleti veneziani, con una squadra di ben 17 splendidi mini climber.   Perciò ora mi auguro che in questo gruppo dove sono stati innestati moltissimi nuovi atleti, nasca tra loro quella sana amicizia che legherà perlomeno le loro vite nella pratica sportiva.
Un arrivederci ad Arco, ciao.
All day all night.

2005. 16 Giugno. L’onnipresente Michela mi fa pervenire tempestivamente la lista dei qualificati per i Campionati Italiani under 14 per la macro regione del nord est, e Venezia verticale ha 10 selezionati nella cosiddetta macro regione più dura d’Italia, siamo d’avanti a tutte le più illustri scuole del sud Tirolo, Trentine, Venete e Giuliane. Con due anni d’anticipo, abbiamo centrato un prestigiosissimo traguardo, quello di essere l’associazione sportiva principe sia per numeri sia per attività svolta in campo under 14 nella nostra macro regione. Investimenti nella formazione di nuovi istruttori, rigorosa attività promozionale nelle scuole e nei corsi da noi tenuti presso la nostra struttura (anche se non idonea, viste le misure della stessa e le superfici calpestabili), hanno prodotto questa splendida realtà nel panorama italiano under 14.  La nostra associazione, ha sempre cercato di copiare il meglio prodotto dalle associazioni cosiddette storiche, vedi Ravenna, Modena, Sassuolo ecc…., facendo tesoro degli sbagli altrui, studiando, capendo, umilmente imparando. Siamo partiti molti anni fa con qualche sparuto atleta nella promozionale, ora presentiamo come a Montebelluna, 17 atleti under 14, ponendo quest’anno in larghissimo anticipo nel girone del Nord Est il nostro suggello.  In tutto silenzio stiamo arrivando anche ad un prestigiosissimo ampliamento per una nuova zona boulder e per un completamento della cosiddetta zona per la difficoltà, che come ben sappiamo comunque non potrà venire usata in tempi brevi, vedi le continue diatribe con i bocciofili.
All in one.

2005.  18/19 Giugno. Partiamo alla volta di Arco per questo duplice appuntamento Nazionale ed Europeo under 14 forti di ben nove atleti, consapevoli che se avessimo in gara anche il biondo terminator, si sarebbe potuto parlare già della prima medaglia a livello nazionale ed internazionale per Venezia verticale, tanto è forte il Miki.   Ma nonostante la forzata assenza del Marcolla (fiero boulderista) ci presentiamo ad Arco anche con moltissimi bimbi della cat. C, sia nel maschile che nel femminile, alla loro prima esperienza sia in campo nazionale che internazionale, e ci auguriamo che questi nuovi atleti possano essere le nuove speranze del futuro della nostra federazione. Senza Dario, Marco e Marta che hanno fatto con successo alcune volte già gli accompagnatori, dovrò veramente farmi in quattro per seguire tutti i nostri atleti, che certamente partiranno quasi simultaneamente, spero che qualcuno riprenda il tutto.   Luigi, il proprietario del Campeggio Daino ci da una roulotte dove devo dormire in un cuccetta da bambino, e non riesco ad allungare neanche le gambe, dormo in ranicchiamento totale, per tutta la notte sono nella fatidica posizione fetale, mi alzo già stanco, con compressione nervose incredibili, e riacquisto l’uso di alcuni arti solo dopo alcuni minuti di lento deambulare. Mi accompagnano il Lollo, il Miki, e mio figlio Marzio, speriamo che uno dei tre si commuova e faccia nel futuro corda, sarebbe un gran risultato. Aspettando Giacomo, Gaia, e Mario, incominciamo la lenta ed inesorabile ripulitura dei ciliegi carichi all’inverosimile del rosso frutto. Per la prima notte è stata impresa titanica che i tre pargoli che dormivano insieme, si addormentassero prima delle ventitre e trenta, erano letteralmente imboresati. Il sabato mattina del 18, catapulto gli assonnati pargoli, al tavolo della prima colazione, imbandito di ciliegie, osso collo (pancetta piacentina), biscotti, mele, pane e noci pesche, il tutto innaffiato da innumerevoli fresche bottiglie d’acqua.  In fretta e furia fuggiamo velocemente ad Arco e come al solito dove c’è veramente da lavorare trovo il mitico Stefan, che mi accoglie con il solito imperturbabile sorriso, anche se è letteralmente in ………. visto il grande lavoro che ha da fare in poco più di mezz’ora.   La gara parte quasi in orario, ancora un grazie per A. Seneci, e all’a. s. Arco Climbing che  ha organizzato questa splendida doppia manifestazione.   Comunque bisognerà porre una interrogazione scritta al nostro Presidente Ariano Amici, sulla questione se farà del bene ai nostri atleti gareggiare contemporaneamente sia a livello Italiano, sia a livello Internazionale, sia in difficoltà che in velocità?  E’ questa la strategia giusta per avvicinare il mondo dell’under 14 alle manifestazioni agonistiche?  Cosa penseranno i genitori domenica pomeriggio, che si troveranno in mano certamente tanti straccetti e non stanchi bambini, come è giusto aspettarsi!  CARO ARIANO DOVRESTI PENSARE A QUESTE SITUAZIONI!   Cose del genere non devono più succedere!  Meravigliosamente partono quasi tutte le cat. contemporaneamente, e il pubblico si divide sotto le pareti di loro pertinenza per seguire i loro beniamini.  In cat. A fem., Gaia Ballarin nel Campionato Italiano difficoltà con un anno in meno rispetto alle avversarie, si classifica al terzo posto, per lei grandi qualità tecniche e fisiche che si stanno consolidando anche con un sufficiente spirito agonistico, che la porteranno certamente l’anno prossimo verso la piena maturazione dopo solo due anni di attività under 14. Gaia dovrà nel suo futuro fare un salto di qualità soprattutto mentale, poiché è arrivata all’arrampicata solo da due anni e tutti i meccanismi, legati alla paura del volo ecc.., si potranno limare piano piano, solo con il procedere dell’attività agonistica.    Comunque si lascia alle spalle, atlete del calibro di A. Prustner, J. Morandi, ecc…… per lei e per lo staff dei tecnici di Venezia Verticale, grande soddisfazione per i prestigiosi traguardi raggiunti.  Sempre nella difficoltà nazionale in cat. A masc., Giacomo Patrizio, si aggiudica un ottimo quarto posto visti i concorrenti a questa fase finale tricolore.   Anche per lui che dal prossimo anno approderà nella cat. ragnetti e nella conseguente Coppa Italia Giovanile, un grande salto di maturazione sia sotto il livello tecnico, che sotto il livello emotivo, che ha portato questo serio e puntiglioso atleta al quinto posto in Italia.  Nella cat. B masc., il nostro Alessandro Boulos, confeziona una splendida prestazione nella sua prima manche (primo assoluto), e nell’intervallo si auto distrugge eseguendo tutti i boulder presenti ad Arco, arrivando alla seconda manche ridotto a pezzi, non son valse le mie continue prediche che sottolineavano l’importanza del recupero fra una gara e l’altra, ne quelle dei suoi genitori, per lui l’imperativo è comunque divertirsi, e si è a suo modo giustamente divertito.  Un dispiacere l’hanno avuto tutti i tecnici di Venezia Verticale che aspiravano dopo tanto lavoro di vedere Ale al primo posto, per le qualità del nostro bravo, simpatico e scapestrato atleta (o per meglio dire tutti si aspettavano da Ale, una condotta di gara più consona ad un atleta).  Ale si classifica alla fine solo al 2 posto, e questo fa veramente male, soprattutto pensando alle sue innegabili potenzialità.  Nella C fem., la minuta Valentina Boulos si aggiudica un buon quarto posto, certamente migliorabile, viste le qualità della Vale, aspettiamo anche per lei una maggior maturazione soprattutto a livello caratteriale. Altro discorso per le due nostre gocce d’acqua che hanno un po’ faticato a tenere il passo delle più forti, viste le forze in campo, anche per loro una buona gara e molta esperienza ancora da fare, per la Carmen e per la Idoya Ruiz Molina rispettivamente un nono e undicesimo posto (anche stavolta non ci tocca l’ultimo!), che le deve gratificare e contemporaneamente stimolare per il prossimo futuro. Nella cat. C. masc., presentavamo tre mini atleti sconosciuti, e con pochissima esperienza, vedi le tre fasi dell’interregionale, e il nostro Matteo Laggia, sorprendentemente si aggiudica un importantissimo terzo posto dietro ai più esperti Markus, ed Hannes e si proietta con pochissima esperienza e tanto talento tra i migliori in Italia per la specialità della difficoltà.  Altro buon piazzamento all’undicesimo posto per Mario Pitteri che amplia le sue pochissime esperienze nell’under 14, anche per lui un’ottima performance visti i suoi otto anni, lo stesso vale anche per Adriano Zoppi che con un anno in meno e poca esperienza si classifica al tredicesimo posto, anche per lui questa competizione sarà certamente trampolino di lancio per le prossime gare del macro regionale del nord est.
Chiuso l’ambito nazionale, i nostri splendidi atleti partecipano anche ai Campionati Europei under 14 per la specialità della velocità, dove i nostri ragazzi veramente non sono preparati vedi le bassissime pareti che abbiamo in uso nella nostra palestra e nella cat. A fem., Gaia Ballarin si conferma al vertice con un strepitoso sesto posto, quarta delle italiane, per lei un exploit notevole. Nella A masc., Giacomo Patrizio si classifica al quattordicesimo posto, quarto italiano, per lui un’ottima prestazione viste le forze in campo.   Nella cat. B masc., il nostro Alessandro Boulos si classifica al decimo, quinto degli italiani, anche per lui come per Giacomo, viste le forze in capo e la non abitudine ad alte pareti………………, hanno dato giustamente questi risultati.   Nella cat. C fem., la minuta Valentina si classifica al quarto posto, prima delle italiane, ad un centesimo dalla terza, e a sessantaquattro centesimi dalla seconda, per lei un grande plauso, vista la non pratica su questa disciplina nei nostri allenamenti, Grande Vale! Mentre per le due gocce d’acqua, Carmen e Idoya Ruiz Molina, dobbiamo registrare rispettivamente, un dodicesimo e un quindicesimo posto. Per loro, tanta esperienza fatta e da mettere in cassaforte per farla fruttare l’anno prossimo.  Nella C masc., il nostro Teo (Matteo Laggia), si classifica nel continentale al settimo posto, e secondo degli italiani, per lui un’ottima prova visti i calibri che giravano ad Arco.   Altrettanto bene Mario Pitteri che si aggiudica un splendido ottavo posto nell’Europeo, e si classifica terzo italiano, altrettanto bene, visto l’anno in meno, Adriano Zoppi che si classifica sedicesimo in Europa, ed undicesimo in Italia.  Mentre nell’ultima competizione Europea nella specialità della difficoltà in cat. A fem., la nostra Gaia Ballarin vittima di una intemperanza di una atleta slovena si distrae e si aggiudica un non brillante ventitreesimo posto, che certamente non gli fa onore, ma che gli fa capire che la concentrazione durante una gara deve essere tenuta sempre e costantemente!!!  Anche in presenza di avverse situazioni!   Una grande lezione di vita e di stile per questa brava ma non certamente matura atleta.  In cat. A masc., Giacomo Patrizio, vittima di un incidente tecnico che il giudice di gara non rileva si aggiudica un sufficiente sedicesimo posto, che poteva certamente esser limato verso l’alto se il giudice avesse esercitato fino in fondo la sua autorità! Grande Giacomo, sei stato veramente bravo sotto tutti gli aspetti, sei veramente un esempio per tutti, ancora bravo!  In cat. B masc., Alessandro Boulos si classifica nell’Europeo al quinto posto, primo degli italiani, questo fa capire quanto vale Alessandro nel panorama italiano, che distacca tutti i nostrani e arriva ad un soffio dal quarto, per lui tanta riflessione su quello che ha combinato nel Campionato Italiano.  Nella C fem., in Europa la Valentina Boulos, si classifica all’undicesimo posto, quinta delle italiane, e lascia un po’ a tutti quello stato di leggera insoddisfazione, viste le qualità della minuta Tina.  Sempre costanti, senza grandi sbalzi, le due gocce d’acqua Carmen e Idoya Ruiz Molina, si classificano rispettivamente al quindicesimo e al sedicesimo posto, per loro una performance in linea con le loro possibilità.  Mentre nella C masc., la positiva novità di Matteo Laggia, che si classifica al settimo posto nell’Europeo, e terzo tra gli italiani, per lui una sola pecca nella seconda manche, che rovina di brutto quello che aveva faticosamente costruito nella prima sezione di gara. Ottima nell’insieme la gara di Mario Pitteri, che si aggiudica nel continentale un ottimo tredicesimo posto, e un altrettanto buono ottavo posto in Italia, per lui tutti i tecnici di Venezia Verticale si augurano che il prossimo anno abbia quella tanto attesa maturazione che lo lancerà certamente ai vertici della categoria.  Al quindicesimo posto il bravo e costante Adriano Zoppi, decimo in Italia, anche per lui una buona performance, viste le forze in campo, dai Adri non mollare il prossimo anno ti prenderai i giusti meriti.
A margine vorrei ringraziare tutti i genitori, gli atleti e in particolar modo i genitori di Sara Signorelli, che su mio invito hanno lasciato a casa la stanca Sara per far posto al più fresco Mario Pitteri, che come abbiamo tutti visto ha ben figurato, per Sara già aver fatto tutte le gare del macro regionale è stato un grande passo in avanti e questa pausa certamente le farà ricaricare le pile per il prossimo settembre, periodo in cui incominceranno i nuovi appuntamenti per il prossimo interregionale.  Aspettando notizie sulla conferma dell’attivazione della gara internazionale di bouldering  a Spiazzo Rendeva,  riservata all’under 14, un accaldato saluto da Paolo.
P. S.  Il prossimo anno comperiamo in collaborazione con i genitori di Alessandro boulos una lunghissima catena, lo ferriamo durante l’intervallo e lo facciamo riposare forzatamente, scherzi a parte, chiedo a tutti i lettori della croni storia dell’attività agonistica di Venezia Verticale, come faremo il prossimo anno ad immobilizzare Ale, chi ha un consiglio lo spedisca all’indirizzo di posta elettronica di Venezia verticale: segreteria @veneziaverticale . it.
Ambusch in the night.

2005.  2 Luglio.  Ritorna in scena il nostro Dario Santacroce che in questo assolato sabato partecipa al terzo appuntamento della Coppa Italia Giovanile Bouldering a Spiazzo Rendena. Colgo qui l’occasione per ringraziare il Presidente del G.A.M. Spinea, Armando De Poli per la fattiva collaborazione che si è venuta a creare immediatamente dopo la radiazione/espulsione dell’istruttore Mauro Dell’Antonia, dalla succitata a. s.    Ora mi auguro che tra queste due grosse entità sportive della Provincia di Venezia, ci sia quella sana osmosi tra gli atleti e rispettivi dirigenti, per dar modo ai nostri ragazzi  di poter socializzare attraverso lo sport dell’arrampicata.
Questo inizio di Luglio, mi fa pensare ad un nuovo ciclo, dove divisioni, malcelati arrivismi, pseudo politiche improntate più all’ignobile voto di scambio, siano ormai retaggio di un tempo passato, e che il futuro giustamente stia premiando chi ha sempre lavorato nelle regole dettate dallo Statuto Federale, senza perseguire fini di lucro, e con una visione omni comprensiva del mondo dell’arrampicata sportiva e dello sport in genere, dove l’onestà e la rettitudine dovranno nel prossimo futuro regnare tra le associazioni sportive Italiane aderenti alla FASI.
Con sommo piacere Dario parte alla volta di Spiazzo in compagnia degli atleti di Spinea, e questo clamoroso cambiamento è già una vittoria per chi come il sotto scritto vede l’arrampicata come mezzo per comunicare i più alti valori sportivi e dell’amicizia.  Fremo e guardo costantemente l’orologio poiché, non so quando terminerà la gara di Dario, mi auguro solo che si concentri, il resto verrà da solo, anche se non è al massimo della forma visto il prolungarsi dell’infortunio patito ad un dito, comunque la sua forza di volontà certamente riappianerà, il suo non buono stato di forma.    Nel mezzo del pomeriggio mi arriva la telefonata del mio Dario, che mi avvisa di un stupefacente terzo posto dietro agli inarrivabili Corticelli Claudio di Climbing Club di Bologna, e di Gaglio Davide dell’a. s. Team Gamma Lecco.   Sto toccando il cielo con un dito, un po’ in quel podio c’ero anch’io e mi fa enorme piacere sentire Dario rinfrancato e strà felice dopo la deludente prova di Bolzano, dove aveva perso completamente la concentrazione.  Venice Climbing Pride. Grande orgoglio veneziano per aver creato una scuola d’arrampicata fra le più importanti d’Italia, poiché per preparare con una mini struttura, atleti ad alto livello senza poi l’ausilio della roccia, è cosa estrema.  Poi constatiamo sempre di più che i nostri bravi atleti non solo esprimono grosse prestazioni sportive, ma contribuiscono con i valori che gli istruttori di Venezia verticale continuamente a veicolare durante le sedute di allenamento, ad una crescita vera e propria dell’arrampicata sportiva Nazionale.
Dario mi racconta la sua gara, e mi fa rivivere tutte le fasi, sono al settimo cielo, e tanti sacrifici, vengono coronati da una ottima prestazione, un grazie al Santacroce per quello che ha fatto, e fatto vedere.
Arise  blackman.

2005.  3 Luglio. Dopo solo poche ore dalla telefonata di Dario, che mi dava notizia del suo splendido piazzamento, mi alzo nella notte più profonda e vado a raccoglier gli under 14. Sveglia alle quattro, il caldo è impressionante, si gronda sudore anche in piena notte.  Ritiro Michele Marcolla alle quattro e venti, un rapido saluto alla Mariella che assonnata accompagna il Miki giù dalle scale e via veloci a Piazzale Roma a piedi.  Attraversiamo la nostra splendida città in religioso silenzio, scambio qualche fugace parola con il miki che mezzo assonnato procede veloce tra i campi e le calli completamente vuote da cose e da persone, che fra poche ore saranno inondate da lunghissime carovane di turisti, mettendo a dura prova il fragilissimo tessuto viario di Venezia.
Alla fatidica rampa, centro appuntamenti per tutte le partenze del 99% dei veneziani, troviamo già pronti alla partenza la Vale, Ale, e il Lollo con i rispettivi genitori, un rapido saluto anche a loro, le solite raccomandazioni di rito, e via più veloci di una tartaruga verso la lontana Val Rendeva, che già ieri ci ha portato bene, con il Santacroce.
Rifacciamo velocemente sempre la solita strada per Arco, il sole è già alto, e il caldo si fa già sentire, lasciamo sulla sinistra il conosciutissimo Camping Daino, e dopo pochi Kilo-metri oltrepassiamo l’abitato di Sarche, e per me inizia una nuova avventura, sulle strade che ci porteranno a Spiazzo.  Avanzando piano piano, abbiamo il tempo con i ragazzi di scoprire le pareti che vediamo ai lati della strada, e tutti fantastichiamo quanto bello sarebbe averle a S. Alvise, e poter ogni sempre scalare sulla roccia.  Dopo poco arriviamo a Spiazzo, e troviamo una giornata frizzante, con un splendido sole che già alla mattina presto scalda alla grande tutti i convenuti. Il posto è bellissimo, e la cornice dei rilievi montuosi è stupenda, il campo di gara non è molto ampio, ma ben vengano questi meeting, che tranquillamente, poteva esser denominato anche Campionato Italiano Boulder Under 14, vista la stupenda tracciatura predisposta dal bravissimo Attilio Munari.  E chi trovi sempre comunque presente, massimamente affidabile, il solito ineguagliabile Stefan, che già si prepara con l’inseparabile scrivania portatile, zeppa di computer e stampanti due/tre cellulari e quant’altro alla gestione di tutti i dati, per far svolgere al meglio la competizione. Stefan sei indispensabile, la tua opera è inestimabile, veramente la Federazione sarebbe in grande difficoltà se tu mancassi! Grazie Stefan per la tua grande disponibilità e professionalità.
I convocati di Venezia Verticale: cat. C fem., Valentina Boulos; cat. B masc., Boulos Alessandro, Lorenzo Deleonibus, Marcolla Michele; cat. A fem., Gaia Ballarin; cat. A masc., Giacomo Patrizio.  Parte per prima la nostra Valentina Boulos, che si trova magicamente tre, dico tre allenatori, che la coadiuvano perfettamente. Ale, Miki e il Lollo la seguono anche troppo, e passo dopo passo la Vale ha tutte le indicazioni per affrontare al meglio i boulder proposti. E anche se non lo fa notare, la Tina è radiosa, si sente veramente una principessa, tanto son carini e gentili e premurosi  i tre piccoli allenatori.  Sono molto orgoglioso del comportamento dei nostri ragazzi! E’ veramente bello vederli.   Nella seconda parte della gara partono i nostri tre moschettieri, Ale Lollo e Miki,  la Gaia, e Giacomo, e come al solito salto velocemente di boulder in boulder suggerendo ai miei qualche soluzione.  Comunque li vedo tutti abbastanza sereni e ben preparati, e ciò già mi soddisfa.  Mi spiace solo vedere alcuni gesti di stizza del Miki e del Lollo, che non li vedo totalmente concentrati, e già mi riprometto di riprenderli quando la gara sarà finita.
Come al solito intravedo l’invincibile Marcello, che sta macinando al suo modo tutti i  problemi proposti.  Noto con piacere che i miei non son da meno e vedo, che stanno spazzolando via anche loro qualche nero, che certamente alla fine farà classifica. Non posso che esser rilassato, poiché vedo che i miei piccoli atleti si stanno impegnando a fondo e la tutto fare Tina, porta a tutti continuamente bottiglie di acqua fredda.  La Vale è eccezionale, si intrattiene con lo speaker e anche con Stefan, chissà perché? Cosa vorrà sapere la Tina dall’ elaboratore dei dati?  Stefan comunque non cade ammaliato dalle arti seduttive della Vale.  Mi fa enorme piacere vedere la grande compostezza di Giacomo, e il modo in cui affronta con la massima consapevolezza dei suoi mezzi ogni problema, è veramente un simbolo, mi fa male pensare al prossimo anno che approderà alla Coppa Italia Giovanile nella Cat. Ragnetti, sarebbe stato bello che i nostri piccoli lo avessero ancora frequentato.  Fa bene vederlo, c’è solo da imparare da questo giovane atleta! Veramente un simbolo.  La gara finisce, sento dentro di me note positive, ho visto molto bene la Gaia, il solito Miki, e anche tutti gli altri, e a spanne per me, oggi si vince! Speriamo di ben figurare, ormai la nostra scuola è una delle migliori nell’under 14 Nazionale.  Nel dopo gara la Vale è incontenibile, e gira continuamente attorno al tavolo dove ci sono le coppe, e continua, continuamente a intrattenere Stefan, e lo speaker.   E’ travolgente, nessuno la può far tacere. Il grande tendone a fianco zona gara, ci ospita mentre facciamo insieme agli atleti un frugale pasto, ancora un grazie all’APT di Spiazzo che ha fatto preparare un ottimo e abbondante pasto per gli atleti.  Colgo qui l’occasione per ringraziare gli immancabili genitori di Giacomo, che con grande disponibilità accompagnano sempre sia Giacomo che la simpaticissima Gaia. Per mamma Laura e papà Roberto, veramente queste poche righe non rendono tutti i sacrifici che fanno ad ogni trasferta, sono veramente encomiabili, ancora grazie.
Avere persone di questo genere vicino alla tua associazione sportiva, è veramente bello e salutare.
Come d’incanto arrivano le premiazioni, e io pochi istanti prima che gli atleti siano premiati, sono al corrente delle classifiche, e per la nostra scuola d’arrampicata e per i nostri piccoli atleti questo è un giorno fondamentale. Il trionfo ci attende! Ecco le premiazioni: andiamo a raccogliere!
La Valentina Boulos prima nella cat. C fem., Tina non sta nella pelle, gli arriva in mano una coppa quasi più grande di lei, è all’ottavo cielo.  Nella Cat. B. masc., Lollo arriva al quarto posto, vedo dal suo sguardo una grande delusione, che traspare dai suoi spenti occhi, ha sfiorato il terzo.  Per la mia modesta opinione, una grande prova, vedi la precedente gara di inizio stagione a Bolzano, dove Lorenzo si era classificato al settimo posto, son contento che vuole di più, ma non deve certamente vedere il bicchiere mezzo vuoto, anzi! Al terzo posto il simpaticissimo Alessandro Boulos, che reduce da una brutta caduta occorsagli due giorni prima a casa, va a sotto lineare quanto vale tecnicamente questo splendido atleta, capace di venire a gareggiare anche con il sedere e la schiena ammaccati.  Primo in un vero tripudio di grida di esultanza il nostro biondo terminator, che stronca tutti, per lui i fatidici ultimi cinque minuti, gli hanno portato quella rabbia agonistica giusta per  risolvere una zona nera pesantissima, che lo ha giustamente lanciato in cima della classifica della cat. B.  Sono veramente contento per questa vittoria di Miki, gli farà solo bene, lui che ha sempre un’autoconsiderazione molto bassa. Comunque, una forte tirata d’orecchi per il Miki per quei inopportuni scatti d’ira, più consoni ad un calciatore che ad un arrampicatore, per lui dopo la gara ci sarà un abbondante predica.
Per la nostra filosofia sportiva, l’atleta non ha il compito solo di produrre il massimo nell’azione tecnica, e conseguentemente raggiungere il podio,  ma deve comunque rispettare quelle regole comportamentali dove, la nostra a. s. si vuole distinguere da tutte le altre o comunque essere un punto di riferito per il farplay tra atleti e dirigenti. In questo caso, un grande plauso va alla Jessica Morandi che a fine gara si è complimentata con la nostra Gaia per il meritato successo. Questi atteggiamenti fanno solo del bene al nostro sport e soprattutto a certi dirigenti che fanno convergere tutta la loro attività, sull’effimera vittoria. Ottima la prestazione di Gaia, che macina nel vero senso della parola la bravissima ed educatissima Jessica, in un crescendo formidabile, pur avendo un anno in meno.  Nella cat. A masc., ottima la prestazione di Giacomo Patrizio che si classifica al 3 posto, per lui una gara tutta in salita poiché la davanti il Marci fa veramente la differenza.
Babylon system.

2005. 01 Settembre.  Si riparte, una nuova stagione agonistica è alle porte, nuove ambizioni, voglia di sacrificarsi, voglia di capire, voglia di studiare, voglia di riuscire,…………… anche se l’ampliamento non è arrivato, ci troviamo sempre senza quello che chiediamo da dieci lunghi anni. Alte pareti, una sala buolder dove ospitare i nostri atleti e molto altro ancora! Allora anche per quest’anno, dovremo esercitarci anche e non solo per accrescere i nostri ragazzi sotto il profilo tecnico ma anche sotto il profilo caratteriale, grinta, ancora più decisione, ancora più incazzati, usque ad finem! Ci prepareremo nei soliti 30 metri quadri, faremo i salti mortali per far posto ai nostri 17 atleti dell’under 14, per noi anche il normale riscaldamento è un grosso problema.  Ma……… I leoni veneziani non temono nessuno.
Back out.

2006. 18 Settembre. Arriva la prima aria fredda e le nuvole ci stanno scaricando una pioggia torrenziale da ormai parecchi giorni, ma niente frena il nostro amore per l’arrampicata, e come al solito ripartiamo alla volta di Rovereto per questa penultima tappa della Coppa Italia Giovanile Bouldering.  L’appuntamento è molto appetitoso, visti i tracciatori, Mario Prinoth e Loris Manzana che ormai hanno consolidato dopo un lunghissimo tirocinio, una vasta esperienza nazionale ed internazionale, perciò voglio portare i miei ragazzi a fare questa utile esperienza.  La pioggia non ci da pace per tutto il viaggio, e ci auguriamo che a Rovereto ci sia un po’ di sereno.
Partiamo per l’antica città trentina, con Giacomo Patrizio, che gareggerà nella cat. ragnetti promo, Jacopo Freschi che gareggerà nella cat. Ragnetti, e con Dario Santacroce che gareggerà nella cat. juniores, ci manca la piccola Gaia Ballarin che però è stata punita dai genitori per ……. . Un vero peccato per Gaia, mi auguro che abbia un comportamento più consono nel prossimo futuro per non incappare ancora in fastidiose punizioni.  A onor del vero abbiamo incominciato da soli 18 giorni la preparazione e siamo ancora all’inizio, e i nostri ragazzi veramente non sono in forma, mi attendo comunque il massimo impegno e la massima tenacia, ben sapendo che con pochi allenamenti alle spalle non possiamo certamente aspirare ai primi posti. La pioggia non molla e lava oltre gli spettatori anche i blocchi più esterni, un plauso al bravissimo e tenace Renzo Vettori che si prodiga costantemente per mettere all’asciutto tutti i concorrenti.  Portiamo in automobile anche Mirco Arnolfi, atleta di Gam Spinea, questa nuova situazione mi piace moltissimo, e provo veramente una grande soddisfazione per la  solidale collaborazione con le altre scuole di arrampicata della Provincia e in particolar modo per Gam Spinea.   Dario logicamente fa da chioccia ai nuovi entrati, e con piacere vedo una bellissima osmosi fra gli atleti di Venezia, e Spinea.  Partono immediatamente le categorie promo e vedo con sommo piacere Giacomo in azione dopo tanti anni di gavetta nell’under 14, per me è un importante traguardo averlo portato in Coppa Italia Giovanile. Parte anche Jacopo che ha dalla sua solo pochi giorni di allenamento, spero che Jacopo trovi un nuovo equilibrio visto che per gli ultimi anni la sua frequenza e dedizione  all’arrampicata, non è stata certamente esaltante, ed è stata sempre costellatala da una numerosissima serie di richiami formali, per un eccesso di atteggiamenti poco consoni alla nostra palestra, e al nostro modo di vivere l’arrampicata. Speremo ben! Comunque Jacci è veramente molto, molto bravo ad arrampicare.  Arriva l’ora di Dario, che entra nel parterre di gara con uno sguardo tesissimo, totalmente privo di sorriso, perciò cerco di farlo sorridere, poiché mi accorgo immediatamente che la presenza della figura paterna non sta certamente giocando a favore del nostro atleta, che si sta iper stressando per questa fondamentale gara, ma che resta sempre una normale gara di Coppa Italia Giovanile.
Vedo Giacomo e Jacopo contenti che si alternano ai blocchi e che stanno per la prima volta sperimentando il più restrittivo regolamento della Coppa Italia, e cosa fondamentale li vedo molto sereni.  Chi non vedo sereno è il nostro Dario che buio in volto, passa da un problema all’altro, declinando in maniera molto brusca (anzi troppo brusca), tutti i possibili aiuti che gli vengono dati sia dai suoi stessi compagni di gara, e sia dallo stesso scrivente.  Questo atteggiamento di presunzione e di assoluto rifiuto non mi piace proprio per niente! Anche perché è realmente controproducente.  La fase finale poi fa esplodere in maniera drammatica Dario, che quasi insulta in malo modo tutti (di striscio anche il sottoscritto e questo veramente non va bene!).   La tensione, fa uscire Dario dai normali canoni della competizione, il nosro atleta non si riesce  più a controllare, e dopo tanti discorsi e discussioni sono veramente sorpreso di tale comportamento. Mi ripromettendo appena ritorniamo a Venezia, di riparlare con Dario per tali atteggiamenti approfonditamente. Ci devo veramente parlare!
Arriva anche la fine e a spanne già capisco che per le categorie ufficiali, non abbiamo veramente raccolto molto, mentre vengo immediatamente a sapere che Giacomo nella promo Ragnetti vince davanti ad un atleta di Sassuolo , tale A. Boccedi.  Ottima prestazione! Mentre per il tecnicissimo Jacci la classifica gli riserva un non entusiasmante ultimo posto, che però viene mitigato da una oggettiva impreparazione, per i pochi allenamenti fatti, per lui veramente un grande merito nel mettersi in gioco con pochissimi allenamenti sulle spalle, ora mi auguro che queste spinte che stiamo tutti dando, siano afficaci per una effettiva maturazione e diano una forte scossa al bravo Jacopo Freschi, e che una volta per tutte diventi un vero atleta.  Mentre per il nostro Dario Santacroce, che ha interpretato la gara in maniera troppo rigida, trascurando qualsiasi consiglio, e incattivendosi poi con chi gli voleva portargli un aiuto, si dovrà rifare tutto, perché in questo modo non si può andare avanti.  Dario si classifica al quinto e ultimo posto a pari punti con Mirco Arnolfi, che però gli conferma il terzo posto assoluto nella Coppa Italia Giovanile Boundering, per lui grande risultato nella classifica Finale, ma che non nasconde le effettive lacune di questo pur bravo atleta.
Ora mi aspetto un salto di qualità per gestire al meglio “l’emotività” da parte di Dario, e un grosso salto di qualità da parte di Jacopo Freschi per aver preso troppo alla leggera e sporadicamente la sua attività di preparazione specifica per le competizioni, anche se in possesso di grosse qualità tecniche.  Mentre per Giacomo un solo consiglio, continua che sei sulla buona strada, preparati con giudizio, perché i risultati come vedi stanno già venendo.  Ancora un rammarico per la mancanza di Gaia.  Un ciao, e un a presto, ci vediamo all’ultima tappa della Coppa Italia che si svolgerà a  Modena il prossimo 16 Ottobre.
Bad Card.

2005. 16 Ottobre.  Dopo la troppo umida tappa di Rovereto, andiamo a Modena da Massimo Bossoli, con molte aspettative e una pesante assenza, il Pippo Silente.
E’ la prima volta che esco ad accompagnare i miei atleti ad una competizione senza la mia immancabile audi quattro, per fortuna Roberto il papà di Giacomo, mi porta a Modena, e posso vedere le mie perle in azione. I convocati sono, Dario Santacroce in cat. juniores m., Giacomo Patrizio nella promo ragnetti masc., , e Gaia Ballarin nella ragnetti promo fem., ci manca Filippo Alfano fresco infortunato alla spalla, e cosa specialissima abbiamo con noi anche il Franz, che viene a vedere i suoi pupilli, e i famosi blocchi di Modena. Come al solito la notte mi fa da accompagnatrice per le solitarie strade di Venezia, e mi ritrovo a Piazzale Roma per la prima volta passeggero, cosa per me veramente inconsueta,  abituato come sono a portarmi dietro sempre moltissimi ragazzi.  Arriviamo di buon’ora a Modena, dopo aver perso, il tagliando per il pagamento dell’autostrada, e incominciamo immediatamente a vedere le notevoli difficoltà che i tracciatori dell’Equilibrium,  hanno disegnato per questa ultima tappa della Coppa Italia Giovanile Bouldering.  Ormai mi fido e lascio i ragazzi soli mentre effettuano il normale riscaldamento, la Gaia è impaziente, vuol sapere quanto vale rispetto le altre atlete che hanno ben tre anni in più.  Giacomo come al solito è glaciale, sembra che niente e nessuno lo possa toccare, e vedo per fortuna  Dario meno teso del solito, e questo già mi basta e avanza.  Ritrovo con piacere gli atleti del Gam Spinea, e conosco una buona volta il loro Presidente, il simpaticissimo De Poli Armando.  Puntualmente Massimo fa partire la gara alle 9,30, e tutti gli atleti presenti all’unisono si catapultano sulle prese, e ha inizio così l’ultima tappa di questa per noi storica Coppa Italia Bouldering.  Mentre i nostri vanno su e giù dai blocchi, mi ritrovo a parlare con Andy Sannin  e colloquiamo amichevolmente sui conseguenti problemi che sta causando il Trentino Alto Adige alla Macro Regione del Nord Est, per aver chiesto di staccarsi, e così formare un suo girone Regionale. Si aggiunge strada facendo nella variegata discussione, anche Marco Castagnetti, che tra un boulder e l’altro, spiega e contribuisce come al solito, a  dare alcune risposte veramente esaurienti, poi arriva l’esplosivo Eric Milcovich, che molte cose giuste dice, ma che alla fine guasta il tutto con le solite, sterili polemiche.
Mi dispiace enormemente vedere Dario finire in grande anticipo la gara, mi pare troppo affrettata tale scelta, mi pare che fermarsi ed arrendersi quando manca ancora un’ora e mezza allo scadere del tempo, sia fuori luogo!!!!   Mentre vedo con grande gioia Gaia e Giacomo provare e riprovare quasi continuamente tutto quello che si può provare, entrando piacevolmente nel clima giusto della gara.   Gaia e Giacomo non mollano mai, si prendono i dovuti intervalli, provano e riprovano costantemente, e questo mi piace molto!   La gara si chiude all’ora prefissata, ogni atleta corre in segreteria a consegnare il supporto cartaceo, quasi scottasse.   Tutti felici per il meritato riposo, e rivedo Dario fresco, e rassegnato, per nulla provato, quasi come si fosse auto escluso in anticipo dalla gara, mi adeguo, ma sono veramente scontento.  Dopo una buona mezz’ora le categorie delle promo, vengono già esposte e cosa superlativa, Gaia Ballarin e Giacomo Patrizio sono i primi delle loro rispettive categorie, non mi era mai successo! Bello, veramente bello!!!!!!!!!!!!  Chiamo Franz, Gaia e Giacomo e ci abbracciamo tutti insieme intonando Campioni, Campioni. E vai!!!!!!!!!!!!!!!!!  Io e Franz facciamo a gara per darci il merito, mentre poi arriviamo ad un più consono, “siamo veramente bravi, noi”!!!!!!!!!!!!!! “Atleti compresi, ben inteso”!!!!!!!!!
Dopo poco esce anche la classifica di Dario che lo vede all’ultima ed ottava posizione in compagnia di due triestini, giusta posizione per uno che decide di auto escludersi un’ora e mezzo prima!      Vedo Dario iper abbattuto, e mi intona una nenia di imbarazzanti disquisizioni tecniche sulla sua presunta sconfitta, che io certo non vedo alla luce delle scelte molto opinabili del Santacroce.  Vinceva di più quando non era allenato.  Ora sembra che non voglia vincere e soprattutto sacrificarsi e accettare anche come è giusto la formativa sconfitta.   Come al solito mi riprometto di riparlarne con Dario di tali scelte.  Comunque il Santacroce per un pelo riesce a mantenere la terza posizione assoluta nella Coppa Italia Giovanile in compagnia di un altro atleta.  Dopo tanti sforzi portiamo a casa anche questo ottimo piazzamento, che però non mi soddisfa per come si è concretizzato. Speriamo che Dario maturi…………………..e che……………………..
Un ciao e un arrivederci a Colle Umberto.
Bend down low.

2005.  13 Novembre.  Che bello trovarsi alle 8,30 a Piazzale Roma, non sono più abituato a questi orari normali.  Oggi  riparte il nostro circuito macro regionale, mi auguro che dopo la prematura uscita del Trentino Alto Adige, non ci siano altre novità!
Ci confermiamo ancora una volta, l’associazione più prolifica del Nord Est, e a questa prima tappa del Campionato Interregionale del Veneto e Friuli Venezia Giulia, portiamo ben 12  splendidi bambini, pieni di entusiasmo e voglia di arrampicare su pareti libere da grate, non come succede di solito nella nostra piccola palestra a S. Alvise.  Un nugolo di auto partono da Venezia, piene di festanti bambini, viene anche Miki, che si allenerà nella stanza boulder di Colle Umberto, per lui è fondamentale trovare qualcosa di nuovo da fare, ormai è ha un livello così alto che chiude troppe cose!  Un altro bel impianto funzionale per l’arrampicata, con tutto quello che serve, pareti a strapiombo, grandi pannelli per le pliometrie, pannello inclinabile, stanza boulder, ecc…. veramente accogliente questa palestra!  L’invidia sale!
La grande novità è che l’a. s. Vial Le Schirate di Mestre, presenta per la prima volta una mini squadra nell’under 14, e cosa eccezionale gareggiano anche dei disabili, è veramente stupefacente!  Bravi, veramente bravi, i dirigenti di Vial le Schirate, stanno veramente sfondando il muro dell’agonismo nazionale! Mi auguro che le a. s. presenti nel territorio nazionale colgano questa grande opportunità di crescita!
Venezia Verticale presenta, nella cat. C fem., Vorano Silvia e Sara Signorelli che non mettono certamente in luce cosa sanno veramente fare in allenamento, e si classificano rispettivamente, quarte a pari merito, per loro forse quest’anno sarà un anno di rodaggio, e di preparazione per il 2007 che le vedrà certamente più mature sotto tutti i profili.  Mentre nella cat. C. masc., il nostro Mario Pitteri e Adriano Zoppi si classificano al primo e secondo posto, dopo anni di continui digiuni, (Mario oggi ha commesso una grande ingenuità, perché ha messo un piede su una piastrina, e quindi è stato giustamente squalificato, pur avendo questa penalità Mario è riuscito comunque a vincere, ribaltando nella seconda manche, una classifica ormai segnata). Queste due nuove promesse veneziane, se sapranno sacrificarsi nei prossimi anni con un costante allenamento, coglieranno molte soddisfazioni in campo nazionale.
Nella cat. B. fem., la nostra Valentina Boulos, stravince imponendo già un forte distacco nella prima manche, seconda a sorpresa la Idoya Ruiz Molina, sulla sorella gemella Carmen Ruiz Molina terza classificata, per le bionde gemelle, il salto di categoria quest’anno sarà problematico, ma vedo con piacere che lo stanno ammortizzando molto bene. Ottima prova anche nella B. masc., con Matteo Laggia che distrugge la gara con due splendide catene, per lui il salto di categoria, pare non ci sia stato, anzi lo ha galvanizzato.  Meno bene Francesco Bresin sempre nella cat B. masc., che per il mio modesto avviso è troppo appesantito, anche se possiede un’ottima tecnica.  Cesco fa veramente difficoltà sui strapiombi dove la legge di gravità fa da padrona assoluta, per lui un secondo posto a pari merito con Tonicello Luca di Vial Le Schirate.
Altra splendida performance di Alessandro Boulos che si classifica al primo posto producendo due ottime prestazioni, per lui poche parole, tanto tutti lo conoscono ormai da anni!  Come sopra, anche la Gaia Ballarin distrugge la gara con due ottime prestazioni, classificandosi al primo posto, mi auguro che trovi altre forti atlete che la stimolino, poiché sarà molto difficile quest’anno dare stimoli adeguati a questa forte atleta veneziana.  A coronamento di un’invidiabile prestazione collettiva, Giacomo Patrizio nell’under 18, lui che ha ancora tredici anni, si classifica al quarto posto assoluto, contro ragazzi a cui mancano pochi giorni per compiere il diciottesimo anno di età.  Per Giacomo una grande prestazione sportiva, coronata da due splendide salite, eseguite perfettamente senza ravanare i piedi sulla parete, veramente perfetta la sua tecnica.
Su sei categorie dell’under 14 in questa prima prova della Macro Regione del Nord Est, vinciamo cinque volte, ponendo un sigillo a forma di LEONE ALATO su questa prima uscita dell’interregionale  del Veneto e Friuli Venezia Giulia. Ora ancora più di prima presseremo la Pubblica Amministrazione per far partire urgentemente i lavori di ampliamento per poter ospitare oltre i nostri atleti per gli allenamenti, anche alcune competizioni dell’Under 14 e della Giovanile Nazionale.  Ci vediamo alla prossima CIAO!
Black Progress.

2005.  27/28 Dicembre.  Un sincero grazie a Giacomo e alla sua famiglia, e un sincero grazie a Dario e al driver Piero, che si sono sobbarcati questa improvvisa riunione Europea di bouldering giovanile, ad Arco di Trento.  Un grazie anche al bravissimo e tenace Tiziano Morandi, che ha organizzato questa importantissima manifestazione, praticamente con gli operai ancora intenti alla costruzione della sala in questione. In cat. ragnetti Giacomo Patrizio si classifica al diciottesimo posto, per lui un’ottima gara condotta sempre con molta prudenza e calma. Per Dario Santacroce, un non trascendentale 6 posto finale, fa da cornice ad una sufficiente prova, che però poteva certamente andar meglio.
Mentre i nostri atleti difendevano i colori nazionali in questa prima riunione boulder internazionale, io, Yasser, Michela, Mariella, e l’ormai l’inseparabile Davide Livieri, in rappresentanza della Municipalità e della Commissione Sport da lui presieduta, giovedì 27, eravamo in riunione con l’Assessore ai LL. PP. Mara Rumiz, e l’Assessore allo Sport Sandro Simionato, per discutere sull’ampliamento della parete di arrampicata sportiva sita presso il Centro sportivo C. Reyer.  Quanta miseria! Abbiamo ancora discusso per tale ampliamento! Assurdo dopo dieci anni discutere ancora di un irrisorio ampliamento!  Molto merito di questa incredibile situazione, va alla impalpabile presenza della nostra federazione a livello regionale, che non supporta adeguatamente le battaglie che giornalmente le associazioni presenti nel Veneto fanno per avere un impianto discreto.  Ancora un grazie al nostro Presidente Regionale Mauro Dell’Antonia, che si permette di tracciare le gare di “corto circuito”, vedi Montebelluna in Febbraio, e non riesce ad essere presente istituzionalmente in nessuna situazione presso le Pubbliche Amministrazioni per risolvere i gravissimi problemi dell’impiantistica veneta.  Sapere di avere un Presidente così solerte è veramente incoraggiante!  Mi domando cosa leghi il Dell’Antonia con alcune associazioni presenti della Regione Veneto!  Forse lo sapremo fra alcuni anni, quando il problema Mauro sarà ultimato.
Neve ad Arco, freddo intenso a Venezia, e gelo tra la Pubblica Amministrazione e l’associazione sportiva dilettantistica Venezia Verticale, il dopo Natale 2005, non poteva andar peggio! Per di più un Presidente Regionale fantasma………….  E poi ci si chiede perché l’attività agonistica in  Veneto non decolli!
Passando alla cronaca della gara, che mi è stata riferita dai nostri atleti ed accompagnatori, posso solo ringraziare l’operosità, e la disponibilità di Tiziano, per aver organizzato questa fondamentale manifestazione giovanile, dove i nostri atleti hanno fatto un sacco di esperienza. Giacomo Patrizio nella cat. ragnetti si classifica al diciottesimo posto assoluto in Europa, purtroppo si è ben visto che la nostra cronica mancanza di tetti, grandi strapiombi, rende impossibile qualsiasi buon piazzamento, speremo che i fassa presto a costruir i novi blocchi a Venexia! Ciò!
Giacomo non passa alla seconda fase, e giustamente si accontenta di lavorare su questi problemi veramente tracciati bene come al solito, dal bravissimo Loris Manzana.   Mentre Dario Santacroce, passa con un superbo terzo posto, ma si arrende  ormai spossato ad un più astuto atleta di Trieste che gli soffia l’ambito bronzo nella seconda giornata dedicata alla fase finale, e si classifica per la finale al quarto assoluto.  Dopo esser ritornati a Venezia, Alice la sorella di Giacomo mi fa vedere le riprese, e così mi posso studiare Giacomo e Dario durante la gara.  Capisco ancora una volta che non abbiamo niente da invidiare a nessuno, quando le inclinazioni sono analoghe alla nostra palestra, mentre quando cambia la pendenza, i nostri con la forza della disperazione, fanno autentiche meraviglie, ma ormai a questi livelli non si può più gareggiare con la forza della disperazione, c’è solo bisogno di programmare efficienti sedute di allenamento con svariate strutture allenanti!  Come siamo lontani ad avere un locale solo per l’arrampicata, dove i nostri atleti possano alternarsi ai vari moduli.  Chissà se le promesse dell’attuale Assessore allo Sport di Venezia Sandro Simionato, saranno rispettate da lui stesso e dai suoi prossimi successori!  La Chiesa di S. Anna, i Tabacchi, ora vedremo cosa ci diranno! Ma soprattutto cosa faranno!  Dopo l’insulsa gestione Mognato, vedremo cosa farà Simionato!  Certo che un campo, anzi tre quarti di campo certamente non può bastare!  Ne alla nostra squadra agonisti ne tanto meno ai nostri numerosissimi soci.  Chi vivrà vedrà e poi voterà alle prossime elezioni di conseguenza.
Blackman redemption.